DIG DEEP: Sigrid, Justin Courtney Pierre, Good Sleepy, Protection / I 4 brani che ci hanno colpiti questa settimana

Sigrid – Blue
Puntuale come ormai accade per tantissimi album mainstream, il 4 novembre arriverà la deluxe edition dell’ultimo disco di Sigrid, How to Let Go. L’album non ci era piaciuto per la sua prevalenza di brani lenti e tediosi, e la canzone che serve ad annunciare la riedizione del disco segue esattamente lo stesso stile. Del resto è un brano che si chiama proprio Blue, nell’accezione inglese di “triste”, e quindi non poteva che essere una ballad acustica suonata principalmente alla chitarra. La voce di Sigrid è davvero bella e pure piuttosto particolare e riconoscibile, ma la canzone ha troppo poco mordente per lasciare davvero il segno, andando ad aggiungersi alla schiera ormai numerosissima di lente ballad tristi dimenticate in qualche polveroso armadio della recente storia della musica pop. Ci rivediamo al prossimo disco.
Justin Courtney Pierre – House of Strangers
Justin Courtney Pierre ultimamente sta pubblicando EP a manetta: lo scorso anno erano usciti The Price of Salt e Ghost World, il 9 dicembre uscirà Permanent Midnight, sempre su Epitaph Records. House of Strangers è il brano che anticipa la prossima uscita, ed è un pezzo che vede finalmente il frontman dei Motion City Soundtrack tornare a proporci una canzone orecchiabile e accattivante come lo era stata buona parte del suo album In the Drink del 2018. Proprio mentre ci si sta godendo le linee vocali catchy e i begli assoli di chitarra però il brano finisce bruscamente, ad appena 2 minuti e 6 secondi di durata; le cose belle durano poco, avrà pensato Justin, ma noi un terzo ritornello ce lo saremmo sparati volentieri.
Good Sleepy – I Better Start Dreaming, vol. 1
Qualche settimana fa i Good Sleepy avevano pubblicato una canzone a sé stante chiamata Make Pretend, insieme a Lily St. Germain, ex componente dei Lilac Queen. Vien fuori che si trattava di un preambolo all’uscita di questo EP, I Better Start Dreaming vol. 1, che contiene tre tracce inedite e tre rivisitazioni acustiche di brani della band. Acustici a parte, i due nuovi brani Losing Light e See Through non fanno la rivoluzione rispetto all’album Everysinglelittlebit del 2021, però si nota senz’altro una leggera evoluzione del sound: meno chitarre piru-piru, sonorità ampiamente vicine all’emo 2010 e anche i vocals sono più bassi, meno “urlati” ma pur sempre tristoni -a dir la verità, a noi sarebbero piaciuti dei vocals più alti quantomeno nei ritornelli, a marcare la differenza con le strofe e ad alzare il tiro dei feels. Ad ogni modo, i Good Sleepy si confermano band davvero interessante nel sottobosco emo americano; adesso non resta che sperare che queste sonorità possano tornare in voga quantomeno presso il pubblico di nicchia.
Protection – Still Love You
Con i Chvrches che si avviano verso la conclusione della loro era Screen Violence, e quindi a un periodo più tranquillo di transizione mentre -ci auguriamo- scriveranno il nuovo album, il loro chitarrista/bassista/tastierista Iain Cook ha lanciato un side project chiamato Protection, insieme al suo compaesano Scott Paterson, già visto nei Sons & Daughters. Il loro primo singolo Still Love You ci dà un’indicazione su dove il duo andrà a parare: è un pezzo di musica elettronica, con influenze techno e house, non dissimile da una tipica hit dei Daft Punk -compreso il testo che consiste nella ripetizione del solo titolo della canzone. Around the World aveva probabilmente più presa e un valore dirompente maggiore (anche semplicemente per il periodo in cui è arrivata), ma i Protection sono comunque un progetto valido, specialmente per gli amanti delle sonorità elettroniche non troppo commerciali.
Tutti i nostri Dig Deep sono disponibili a questo link.