Il Corpo Docenti, In6n, Sospesi: le recensioni dei singoli italiani

Il Corpo Docenti feat. Yuks – Milioni di strade
A sei mesi dall’ultimo album, Un posto sicuro, Il Corpo Docenti torna con un nuovo singolo intitolato Milioni di strade, e la collaborazione con l’artista romano Yuks. Si tratta di un singolo che non stravolge certo le sonorità già proposte dalla band sul recente disco, ma abbassa leggermente il tiro e le distorsioni in favore di arrangiamenti più pop e ariosi, che si accordano peraltro piuttosto bene al clima di questo periodo di fine estate / primissimo autunno in cui l’aria è ancora tiepida e la luce non sparisce alle cinque di sera. Molto bello il ritornello (ma per Il Corpo Docenti questa non è certo una novità); ben inserito e naturale il feat. di Yuks che però non lascia troppo il segno sulla traccia.
Frank Tidone – È la vita che cambia
Per qualcuno a cambiare era il suo corpo (nella forma e nel colore), per Frank Tidone invece a cambiare è la vita. Ce lo racconta nel suo nuovo singolo È la vita che cambia, che è un vero e proprio cambio di vita per l’artista, quantomeno musicalmente parlando. Frank abbandona infatti le proprie velleità di progetto interamente strumentale (vedi Slow Train Running), per proporci il primo pezzo cantato da lui. Tra un synth sbarazzino, chitarre rock molto americane e un ritornello piuttosto catchy, si sente in qualche modo che Frank sta ancora perfezionando l’approccio vocale al proprio progetto solista, ma le premesse sono senz’altro buone, con potenzialità pop rock alla Alex Britti di primi 2000. “La mia fidanzata mi ha lasciato. Tra un mojito e un caffè è passata tutta l’estate e mi sono pure divertito. Mo che faccio a settembre? Mi vado a fare una vacanzetta!”, racconta un divertito Frank a proposito della genesi del pezzo.
In6n – Policlinico
In6n ci aveva incuriosito con il suo primo album Il male moderno, uscito a fine marzo di quest’anno. Il suo nuovo singolo si chiama Policlinico e rappresenta senz’altro un’evoluzione rispetto allo stile di quel disco: le atmosfere sono meno dark e pestate, favorendo un approccio più ascoltabile e “pop”, per così dire. Restano i vocals eclettici fra il rappato, il cantato e l’urlato, a metà fra il punk e il rap, ma si può tranquillamente dire che questo singolo sia molto più accessibile per chiunque voglia ascoltarlo. Che sia un bene o un male lasciamo che sia il tempo, o al massimo i fan, a dirlo: forse le sonorità de Il male moderno erano più dirompenti, di rottura e scioccanti; in Policlinico si perde un minimo di immediatezza e di urgenza, ma intendiamoci, In6n è sempre pronto a graffiare anche su questo brano ben fatto.
Luca Mazzieri – Lunapark
Già visto qualche settimana fa con il suo singolo Spari, Luca Mazzieri continua ad anticipare l’uscita del suo album d’esordio con un altro brano, questo Lunapark. La canzone smorza ulteriormente i toni rispetto al pezzo precedente, assestandosi su un’andatura da ballad, anche se il sound è piuttosto ricco con un piano, la chitarra, batteria e pure una tromba e un’armonica dylaniana. Il ritmo tranquillo del brano fa il paio con il cantato più “rock” di Luca, interpretato in una maniera un po’ strascicata alla Gianluca Grignani o Vasco Rossi; l’effetto è vagamente contrastante con il sound della canzone, ma questo contribuisce forse a renderla più particolare e a farla in parte uscire dall’alveo sicuro delle ballate.
Nudda feat. Schiuma – Scusanonlofacciopiù
Un nuovo brano che ci ributta immediatamente nel marasma dell’elettropop settimanale, quello bulimico e veloce che si ascolta intensamente per perdersi il giorno dopo, forse. Questo è un brano dalle sonorità elettropop, per l’appunto, che racconta la voglia di seguire il proprio istinto e di sbagliare. Scusanonlofacciopiù parla di una relazione complicata, caratterizzata da momenti di alti e di bassi e dalla voglia di restare accanto all’altra persona, che si alterna alla necessità di evadere, di essere liberi e di commettere i propri errori senza il timore di essere giudicati. Per chi ha bisogno di canzoni da playlist, per chi ha bisogno di routine e di musica “già sentita”. In fondo, il modo migliore per concludere la nostra estate.
Samuele Proto – Atenei
Atenei è una ballad romantica ispirata alla musica d’autore degli anni ’70 che racconta il sentimento personale del vuoto e della mancanza di una persona cara. Un’emozione semplice e diretta descritta da una scrittura ricca di immagini che ricreano l’atmosfera della notte, con i colori e le forme di una città deserta, e pian piano lasciano spazio all’arrivo dell’alba. Samuele Proto è un cantautore, uno vero, uno che di indie ha solo l’etichetta di un’epoca ma si porta dietro atmosfere e dolori di una generazione che non gli appartiene, e che probabilmente in un Sanremo fantascientifico degli anni Settanta avrebbe fatto faville. Bravo, di quelli che finiscono in playlist di Spotify ma che poi rimangono anche in quelle degli utenti.
Scicchi – Grimilde
Dal latino Mea culpa del suo precedente singolo, al disneyano Grimilde della nuova canzone, ultima anticipazione dal suo EP d’esordio in uscita la prossima settimana per La Clinica Dischi. Scicchi propone un brano leggero e pop, dal sound vagamente upbeat pur con vocals che tendono un po’ allo strascicato e al malinconico come del resto usano i giovani d’oggi. Grimilde in questo brano non assume certo i connotati spaventosi e inquietanti che possiede in Biancaneve; semmai il testo annulla l’aura da “strega cattiva” che la ragazza a cui è diretto parrebbe cercare di fare propria, e anzi in chiusura Scicchi le dice che “non sarai la più bella del reame, ma lo sei per me”. Una dichiarazione d’amore sincera (anche troppo?), ma forse anche per questo più credibile.
Smokin’ Velvet – Lontano da qui
Lontano da qui è il singolo d’esordio del duo Smokin’ Velvet, composto da Alessio Cinelli ed Emanuele D’Argenzio, per La Rue Music Records. Il brano è un pezzo rappato su una base che si avvicina all’R’n’B ma mantenendosi su approcci piuttosto pop. Il ritornello è cantato e melodico, anche se non esageratamente catchy, mentre il flow è apprezzabile per quanto qualche verso traballi un pochino; nel complesso gli Smokin’ Velvet danno l’impressione di un duo con potenzialità anche se ancora da sgrezzare. “È una polaroid, l’istantanea di un preciso momento della nostra vita, tra ricordi che affiorano e speranza del futuro, il saliscendi dei legami affettivi, voglia di prendere il volo e andarsene lontano”, racconta la band a proposito della canzone.
Sospesi – Attitudine
Continua il viaggio della band lombarda che ha collaborato con diversi nomi e realtà della scena locale, tra cui anche Giorgieness nel ruolo atipico di produttrice. Attitudine è il nuovo singolo dei Sospesi che ci immerge ancora una volta nel disagio più assurdo di una generazione a partita iva che non sa bene come continuare. I Sospesi sono una band alternative rock che con i propri testi si oppone alla hustle culture, alla società perfomativa e alla stigmatizzazione dell’errore. Il brano ben si incastra con il concept dell’album in arrivo (dal titolo Tentativi ed errori), dedicato a chi si sente un fallimento e sta ancora scavando tra le proprie attitudini, a chi è esausto dei paragoni con gli altri, delle pressioni esterne ed interne. Di un rock genuino per chi è cresciuto con Verdena e Ministri, e per chi non vuole crescere.
Tramontana – Kawasaki
Quarta release per i Tramontana, Kawasaki è un doppio singolo (ma in verità un unico brano, per qualche motivo diviso in due) molto suonato e suonato bene. Nei primi quattro minuti (Vol. 1) si fa inno dell’essere “fuori moda ma eterni” – condizione tipica dell’adolescenza – concedendosi toni “epici” (ma non da stadio né megalomani), per poi proseguire senza soluzione di continuità (Vol. 2) in una breve coda strumentale. I vocals potenti si concedono anche un inedito spoken word che si amalgama molto bene al sound Midwest emo del gruppo. [Simone De Lorenzi]
Anton Sconosciuto – To Meet You
Già dai primi secondi del brano, una batteria solitaria che introduce una melodia “sbilenca”, si intuisce che siamo di fronte a un progetto interessante e curato ma sicuramente non facile per il mercato italiano, cosa che di per sé non è intesa come un difetto. Con il singolo d’esordio To Meet You, Anton Sconosciuto, batterista “frontman” dal nome di battesimo paradossalmente perfetto come non-pseudonimo, si presenta malinconicamente con un indie folk elegante e contaminato. La canzone, atipicamente registrata in giro per l’Europa, funziona e incuriosisce ma lascia l’impressione che Anton, con una certa prudenza, stia ancora giocando a carte coperte e abbia in serbo per noi molto altro.
Biava – Venezia
Il nuovo singolo di Biava si inserisce in un cantautorato dall’impronta indie (“Ti odio come Varese, / come questi borghesi, / ma come gli anni Duemila / sai che aspetto che torni“) e dal sapore adolescenziale; appare adatta allora la base pop punk/emo pop su cui si innesta la sua voce, che riesce particolarmente accattivante nel ritornello. Ciliegina di originalità del brano – interamente autoprodotto – sono le contaminazioni elettroniche che intervengono a prevenire qualsiasi deriva di monotonia, godibili anche a sé stanti nella coda finale della canzone. Biava riesce a confezionare un pezzo molto catchy, nonostante i due minuti scarsi che gli concede. [Simone De Lorenzi]
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