Antartica, Florilegio, Mecha Prjt: le recensioni dei singoli italiani

Antartica band
Antartica feat Schiuma – Più piccolo

Ragazzi, lo so che l’algoritmo di Spotify è tiranno e che ha sempre bisogno di nuove canzoni ogni poche settimane per saziare il suo famelico appetito, però non abbiamo ancora finito di goderci appieno Flower power uscita a metà dicembre che già ci ritroviamo con un nuovo singolo, e un po’ ci sentiamo come le oche costrette a trangugiare cibo con un imbuto per ingrassare. Ad ogni modo, per il nuovo brano Più piccolo, gli Antartica si avvalgono della collaborazione della cantautrice Schiuma, per un feat. tutto vicentino. Si tratta di un brano decisamente più calmo, sia nel mood che nelle sonorità, rispetto ad altri pezzi della band come Uh! o la precedente Flower power, ma del resto gli Antartica hanno spesso messo in mostra questo lato più indie pop, sempre suonato ma meno da scatenarsi sotto il palco -anche se noi, per la nostra estrazione musicale, preferiamo ovviamente quando le chitarre spingono di più sull’acceleratore. Più piccolo è comunque un bel brano pop, con un ritornello parecchio orecchiabile e accattivante, e la voce di Schiuma si inserisce perfettamente nel brano, sia durante la sua strofa sia nelle armonie finali. Al netto della sovrabbondanza di nuovi brani, Più piccolo è un singolo che merita senz’altro di essere ascoltato, promosso e portato in giro nei live.

Florilegio – Non ci capiamo più

Un brano molto orecchiabile che si inserisce in quell’indie rock in italiano che però guarda timidamente all’estero. La voce per certi versi soul ben si abbina alle sonorità vagamente vintage che nel ritornello rendono il brano particolarmente coinvolgente e divertente. Manca forse una certa spinta nella produzione che mantenga il brano accattivante per tutta la sua interezza, ma la qualità c’è assolutamente.

The Gamblers – Quasi quasi

Il nome di questa band significa “giocatori d’azzardo” e la loro nuova canzone un azzardo lo è, in parte. Quasi quasi mette in musica una “lotta per riscattarsi e superare le difficoltà, nonostante le sfide che la vita ci presenta”, che i quattro torinesi rappresentano attraverso un felice incontro-scontro tra generi: il brano è infatti poggiato su un rock insieme alternativo e poppeggiante che a tratti si concede al folk. La voce – punti bonus per aver fatto rimare “memento mori” e “hikikomori” senza farlo passare per furbesco gioco di parole, come una qualsiasi band indie – è capace di adattarsi a tutti questi stili con maestria. La scommessa dei Gamblers si può dichiarare vinta; quasi quasi mi sa che li tengo d’occhio. [Simone De Lorenzi]

Mecha Prjt – Paryoli

Primo singolo del 2023 per il Mecha Prjt questo Paryoli, scritto da lacaligine, davidefrattafalso e uk1yo. È il primo estratto dal prossimo EP del progetto, ed esprime “il disagio di una generazione dipendente da una continua dose di attenzioni virtuali che spesso si rivelano fini a sé stesse”. Si tratta di un brano piuttosto conciso (appena 2:19 minuti) che abborda mood e sonorità punk senza però abbracciarle del tutto, preferendo restare su una dimensione a metà strada fra il punk e il pop, con un cantato sicuramente moderno e maggiormente vicino all’urban. I suoni sono fighi, manca forse un ritornello che possa rendere davvero incisivo e memorabile il pezzo al di là dell’atmosfera che sa creare.

Mots – Jolly Roger

Pensavate, eh?, che ci fossimo dimenticati di voi dopo tutto questo tempo, cari Mots. E invece ci ricordiamo benissimo del vostro singolo Paradise che nel 2021 definimmo un pezzo con “sonorità da remix di una compilation Hit Mania Dance Champions di qualche anno fa”. La band che prende il nome dall’unione delle città di Modena e Trieste -luogo d’origine dei due membri che la compongono- torna ora con questo nuovo singolo intitolato Jolly Roger, proprio come il pirata della famosa bandiera. E infatti “il pirata che dà voce a questa canzone rappresenta il protagonista di molte delle nostre canzoni. È l’individuo che subisce ingiustizie quotidiane, che non ha la possibilità di farsi ascoltare e che cerca di scuotersi faticosamente di dosso il torpore indotto dall’ambiente in cui vive”, dicono i Mots. È un brano dove le strofe si sviluppano su una base simil-hip hop con cantato quasi rappato, mentre il ritornello è più elettronico/electropop con parecchio autotune. Sicuramente un brano più cupo del precedente, ma anche più cattivo e diretto, perfetto per rappresentare il messaggio che il gruppo ha voluto lanciare.

Il Re Tarantola feat. Mike Orange – I bulletti della scuola che mi volevano picchiare li odio ancora tutti

L’emo che c’è in me si attiva sempre quando vede il titolo di una canzone lungo più di sei parole. E anche se Il Re Tarantola non è decisamente un progetto emo, non possiamo che adorare l’idea di chiamare il nuovo singolo I bulletti della scuola che mi volevano picchiare li odio ancora tutti, dopo che alcuni mesi fa era uscito il precedente I mostri non stanno sotto al letto, ma stanno nella cassetta della posta. Tra l’altro gli emo nelle high school americane erano proprio tra i target perfetti per i bulletti della scuola, quindi Il Re Tarantola azzanna due insetti con una sola fava, come si suol dire. Il sound del brano si mantiene sul punk rock che avevamo già sentito dall’artista, anche se le sonorità qui sono particolarmente gritty e aggressive -del resto Il Re Tarantola deve esprimere la sua rabbia non solo verso i bulletti della scuola, ma anche verso i rapper e quelli che gli fanno concorrenza senza strumenti, o verso i vecchi che odiano i giovani. Ci piace l’immediatezza e anche l’energia del brano; ci piacerebbe che i vocals fossero un po’ meno sparati a manetta sovrastando gli strumenti.

Surreal Noise – Free Drink

I Surreal Noise da Lecco avevano pubblicato il loro primo singolo Kill the Dogs nel 2017. Ora, a sei anni di distanza, tornano con Free Drink. Il primo elemento che si nota è la scelta dell’italiano, tralasciando (momentaneamente?) l’inglese. Emo nel testo con una malinconia adolescenziale che va bene a ogni età, il riferimento ai Blink che è d’obbligo, il tutto unito a un pop punk strumentale che, ricordando un po’ le sonorità dei Dari, riesce ad avere una propria personalità anche più dirompente dell’apatia cantata. Nulla è semplice, ma alla fine si va avanti e “va bene così”. Un nuovo lunedì, arriva il weekend e si ricomincia da capo. Per i nostalgici di tutte le età. Bel ritorno, aspetto tantissime altre novità. [Maria Chiara Cerra]

Triomanzana – Agua y fuego

Il singolo era già fuori addirittura da fine 2021, ma ora il Triomanzana pubblica il video ufficiale della sua Agua y fuego. Il video “rispecchia perfettamente l’atmosfera ideale che il trio crea con le proprie sonorità senza confini”, in questo brano dalle atmosfere calde, raffinate e piene di energia che spazia dal gipsy jazz alla rumba spagnola. “Nel brano ci affidiamo agli elementi protagonisti della canzone: acqua e fuoco che si incontrano al centro dello scenario di festa, anima del Triomanzana. Una sfida tra gli elementi che alla fine raggiungono la consapevolezza che l’uno senza l’altro non sarebbero nulla”, spiega il gruppo.


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