The Heron Temple, Il Corpo Docenti: le recensioni dei singoli italiani

The Heron Temple – Falliscono i locali
Il duo siciliano che avrebbe dovuto esibirsi in questo periodo presenta un nuovo singolo provocatorio dal titolo Falliscono i locali, la colonna sonora perfetta per questo nuovo periodo di restrizioni. Il recente ritorno a un avvilente silenzio per chi fa della musica il proprio lavoro, come un fulmine a ciel sereno, ha rafforzato nei The Heron Temple il bisogno intimo di sfogarsi, di urlare che non si ha più la forza per ricominciare. Rock per ricominciare.
Kleopatra Jasa – Autoscontri
Classe 1999, originaria di Varese ma cresciuta fra Roma e le colline umbre, Kleopatra Jasa si prepara a dare il la vero e proprio alla carriera, dopo che nell’ormai lontano febbraio 2020 era uscito il suo singolo 3AM. Autoscontri (presente su Spotify anche in versione demo) è il brano che anticipa il suo EP d’esordio in arrivo in primavera, a cui l’artista ha lavorato con Frankindeed (già visto all’opera con Blanco, Rkomi e Charlie Charles fra gli altri). Si tratta di una canzone che racconta le difficoltà di un amore a distanza, in maniera estremamente intima e delicata: l’intero pezzo è basato sostanzialmente sul binomio pianoforte e voce, una voce molto posata e controllata che mette in evidenza le linee vocali e il testo, principali punti su cui il brano vuole fare leva.
Letizya – Buonanotte
Diciotto anni ancora da compiere per Letizya, artista originaria di Ceccano nel frusinate messa sott’occhio da Matilde Dischi tramite la sua imprint per emergenti Maionese Project. Buonanotte è il secondo singolo pubblicato dall’artista, dopo Battito dello scorso anno. Quella di Letizya è una voce fresca (e non potrebbe essere altrimenti) e limpida, che nell’interpretazione e nella modulazione vocale lascerebbe pensare a una persona già più navigata rispetto al dato anagrafico. Il brano che canta è un pezzo pop piuttosto classico come da consuetudine italiana -alla sanremese, per così dire- forse un po’ troppo tradizionale per permettere a Letizya di esprimere appieno la propria personalità, ma del resto è anche probabile che l’artista la propria personalità musicale la debba ancora definire esattamente. Per ora portiamo a casa una gran bella voce.
Mariasole – Nothing to Say
Prima prova come cantautrice per Mariasole, dopo un EP di cover uscito lo scorso anno e la partecipazione al talent show The Coach. L’artista siculo-torinese si mette alla prova con Nothing to Say, un pezzo R’n’B dotato di elementi blues e anche elettronici, e non è forse un caso se sceglie di cantare in inglese, vista la scarna tradizione italiana in questo campo: il suo modo di cantare ci fa pensare alla prima Christina Aguilera, alla quale Mariasole ha da invidiare principalmente l’accento inglese madrelingua.
Pì Greco – Non lo so
Assente su Spotify (che a prescindere è una buona cosa), Non lo so è l’ultimo singolo dei Pì Greco, band di Roma Est che ha voluto portare al centro dell’attenzione della propria musica “gli invisibili della società, […] coloro che sono afflitti da problematiche mentali, esistenziali e relegati alla solitudine urbana all’interno di una società in costante conflitto su qualsiasi tematica, politica, alimentare, umanitaria, identitaria”. Il brano si avvicina a sonorità hip hop con un beat arioso e meditativo e vocals quasi rap che si aprono però in un ritornello maggiormente cantato, per quanto sia sempre marcato l’accento posto sulle consonanti per sottolineare -ci azzardiamo a dire- l’asprezza che la canzone vuole comunicare. Un brano con un messaggio importante che non mette comunque in secondo piano la bontà dell’aspetto musicale.
Ricky Ferranti – Vita a spanne
Il nuovo anno non poteva che aprirsi con un nuovo brano di Ricky Ferranti: il prolificissimo cantautore pavese lascia passare meno di due mesi dal suo ultimo singolo È quasi sera, e con questa sua Vita a spanne ci regala un pezzo in parte inaspettato, una pseudo ballad con suoni da Far West che però evolve in una canzone rock anni ’70 con l’organo nel giro di un ritornello. E così tra una “vita a spanne / vita in panne”, un echeggiare di Sergio Leone e uno di Hammond, il buon Ricky trova il modo se non proprio di sorprenderci, quantomeno di farsi apprezzare con un pezzo che sfugge alla convenzionalità.
The Rideouts – Get a Little Closer
In piena estate i The Rideouts ci hanno cullato con il loro brano pop acustico You’re Love; in pieno inverno ci fanno ballare con i ritmi upbeat di Get a Little Closer, che non sfigurerebbe affatto su qualche spiaggia assolata d’agosto -tenendo comunque conto che al momento è estate in Australia e in Brasile e nulla vieta di farla risuonare nelle casse di quei Paesi, tanto più che i nostri cantano in inglese. Certo, “get a little closer” non sembra un invito particolarmente allettante visto il momento di picco pandemico, ma siamo sicuri che i ritmi trascinanti del brano potranno far dimenticare per qualche minuto di ritrovarci in un periodo dove impera il distanziamento sociale e farci venire una gran voglia di ballare con qualcuno.
Rubik – Inox
Torna il cantautore fiorentino con un nuovo singolo dal titolo Inox. Un brano che nasce con una padella in testa, così dice l’autore stesso, a mo’ di caschetto, per abbracciare la vita quando si fa dura. Benvenuti nel mondo pop dolce-amaro di Rubik, un mondo destinato alle persone buone che sono state ferite terribilmente, e che non sanno resistere a un brano indie-pop.
Shkodra Elektronike – Turtulleshë
Torna il duo albanese ma di stanza a Milano con il nuovo singolo Turtulleshë: ancora una volta, una rivisitazione elettronica di un canto di Scutari, città natale di Kole e Beatrice in Albania. Un mondo di sonorità oscure che strizza l’occhio alla techno e che ci porta in un club sotterraneo in un’Albania futuristica, un esempio più unico che raro che loro definiscono “post immigrant pop” e di cui vi innamorerete sin dal primo ascolto. Visto che non si può né ballare né viaggiare, questo può essere un inizio?
Ada – Quando non ci sei
Un nuovo capitolo per la band veneta, dedicato a chi si sta vedendo il tempo scorrere via senza pietà, a chi si rifugia nella routine e nelle facce amiche. Quando non ci sei è un inseguimento rock senza tregue, il primo brano di cui vi innamorerete nel 2022. Fa sempre piacere vedere come la nuova leva di rocker sappia farsi valere in modo credibile, in un mondo di playlist indie e canzoncine.
Il Corpo Docenti – Il migliore argomento
I ragazzi de Il Corpo Docenti si sono chiesti “quale fosse il migliore argomento per far parlare tutti o rimanere in silenzio”, e sono usciti da questo stato meditabondo con un brano, Il migliore argomento appunto, che completa il terzetto di singoli con cui la band ha voluto anticipare la pubblicazione del suo secondo album, in arrivo presto pandemia permettendo. Se l’ultimo brano Entrambi presentava evidenti influenze new wave negli arrangiamenti, Il migliore argomento non si allontana certo in maniera radicale ma presenta una versione del trio milanese parecchio più emo e tirata, a partire dal giro di chitarra nella strofa che fa pensare molto ai Cabrera (per chi scrive, la miglior band emo italiana di sempre). Del resto, il testo si apre letteralmente parlando della “strada di casa“, che poi probabilmente è una casuale coincidenza, ma che da queste parti fa sempre salire feels parecchio forti.
Fanizzi – Sandra
La nuova canzone del cantautore pugliese Fanizzi è dedicata a Sandra, “una stronza di professione” e “una pazza giornata d’ottobre”. La relazione che già da questi due passaggi si può intuire turbolenta viene -forse per compensare- descritta in un brano lento, tranquillo e riflessivo, quasi una ballad caratterizzata da una dolcezza di fondo che lascia trasparire i veri sentimenti dell’artista per questa musa controversa. Il brano, che segue l’uscita dei precedenti Elementare e Vita da film, è anch’esso prodotto dall’onnipresente Molla, sorta di guru della scena indie pugliese, ed esce per Leindie Music.
Segui la nostra playlist Italian Selection su Spotify, con la nostra selezione delle canzoni più interessanti uscite in Italia negli ultimi mesi!
Per leggere le precedenti recensioni dei singoli italiani clicca qui.