I Botanici, IN6N, Oneiroi: le recensioni dei singoli italiani

I Botanici – Stasi / Un posto bellissimo
Stasi e Un posto bellissimo è il nuovo doppio singolo per I Botanici, che si apprestano a pubblicare il loro terzo album (ancora senza nome e data di uscita), in cui verranno incluse anche le precedenti canzoni Grandina, Cose superflue, Diverso/Uguale e Un istante. Le sonorità ora si rivolgono all’emo/math rock in maniera molto più decisa rispetto al passato. Stasi comincia bella carica e approfitta di un minutaggio importante per svilupparsi in maniera distesa, dando il giusto peso alla preziosa parte strumentale. Una formula simile, ma strutturata su una durata più canonica, adotta anche Un posto bellissimo, che regala riff e assoli che strizzano l’occhio al Midwest. Difficile – e tutto sommato poco importante – decidere qual è il più bello tra i due brani: entrambi a loro modo sono una ventata di freschezza e la sensazione è che uno non possa fare a meno dell’altro. Erano davvero necessari 9 minuti e passa di nuova musica? Decisamente sì. [Simone De Lorenzi]
Medal – Gaviscon
In quanto massimo esperto nazionale di medicine per lo stomaco e la digestione -ahimè- non potevo che lasciarmi incuriosire da un singolo chiamato Gaviscon, indubbiamente uno dei miei fedeli compagni dei reflussi e delle cattive digestioni giornalieri. Ce lo propone Medal, musicista calabrese con un passato nel mondo punk rock e un centinaio di date fra l’Italia e l’Europa con la sua vecchia band. Il Gaviscon è un medicinale dal sapore fresco e un po’ pungente (parlo di quello in formato gel gusto menta), così come sicuramente fresche sono le sonorità di Gaviscon (il singolo), anche se magari non proprio pungenti; è semmai un brano pop ritmato che non fa ghirigori artistici o piazza drop da ballare sfrenatamente. Il ritornello si canticchia volentieri, anche grazie al giusto grado di ripetitività che serve per fissare bene le parole nella mente di chi ascolta. Nel complesso, la digestione di Gaviscon è piuttosto agevole, anche se il gusto lascia un pochino la sensazione che si potesse incidere maggiormente.
Oneiroi – L’immagine di sé
Singolo d’esordio per il progetto Oneiroi, ovvero Francesco Gaetano, artista che vanta già una lunga esperienza in band nell’ambito rock. A giudicare da quanto sentiamo su L’immagine di sé, Oneiroi si presenta come un progetto alternative rock con influenze post-rock ed emo nello strumentale, ma anche di quella scena italiana alla Cara Calma, Voina etc. nel cantato. Suoni che ci piacciono parecchio insomma, per un brano che strumentalmente è davvero potente e che è anche cantato con una certa carica emotiva. Il testo racconta “la preoccupazione ossessiva per i difetti estetici che spesso esistono solo nella mente di chi alla fine ci si perde dentro”.
Program One – Sogni & stenti
Conclude il suo 2022 con un singolo intitolato Sogni & stenti il progetto Program One, che si presenta come artista “indie rock darkwave” e che crea musica per i suoi ascoltatori “per farli divertire ma pure pensare” (“fa ridere ma anche riflettere” cit.), anche se con un brano introspettivo e “triste” come Sogni & stenti ci pare molto difficile che qualcuno si possa divertire. La canzone avrebbe anche un lavoro interessante sulle chitarre, ma è completamente rovinata dalla batteria, verosimilmente programmata, che suona fintissima e pure piuttosto fuori tempo rispetto al brano, e dai vocals alla De André ma registrati abbastanza male. Con queste due zavorre, l’ascolto è faticoso, e l’unica riflessione che genera è che Program One dovrebbe investire seriamente su una registrazione e su una produzione di qualità.
Radice – WikiHow
WikiHow è uno di quei siti che tutti quanti prima o poi ci siamo ritrovati a sfogliare per cercare di risolvere problemi del tipo più disparato nella nostra vita quotidiana -spesso con risultati piuttosto deludenti, almeno nella mia esperienza. Radice su WikiHow ci va per capire come tirarsi sù dopo una relazione finita maluccio, e ne ricava questa canzone che è “una bugia per non stare male, per illudersi di andare avanti quando invece si sta solo fuggendo”. Il singolo è essenzialmente un brano pop con synth decisi e un ritmo incalzante, che però viene frenato da vocals poco convincenti, sia per le linee vocali non particolarmente catchy, sia per la loro interpretazione che comunica poca emozione.
Rayo – Buio
Un nuovo nome si aggiunge alla già fiorente scena del Napoletano, un nuovo nome sotto l’ala non indifferente dell’autore e produttore Paci Ciotola. Rayo confeziona un brano trascinante, di quelli col ritmo serrato da urlare in macchina e da imparare a memoria, fino a dimenticare che le parole che stiamo ascoltando sono tra le più tristi della settimana. L’artista si chiede se abbia senso portare avanti una relazione con una persona che non lo “vede” davvero, esprimendo il desiderio di vivere una connessione più profonda che però con lei non potrà mai avere.
Ruben Coco – Perché non ci riesco
Torna dopo due anni di assenza il cantautore di Avezzano Ruben Coco. Un singolo dalle vibe stranamente estive per questi giorni post-festivi, quelli dove tutto riprende, malinconico al punto giusto, dedicato a tutti quelli che tornano a lavorare con la faccia triste, ma l’energia giusta per ricominciare un altro anno uguale a tutti gli altri. Di un’intensità rara di questi tempi, sonorità che piacerebbero a Bon Iver, da citare di conseguenza la produzione di Etrusko. Un brano che ci farà compagnia con una catartica malinconia dopo le feste, affrontando il tema dell’assenza in un trascinante pezzo autobiografico.
Vinicio Simonetti – Messi al mondo
Per anticipare l’uscita del suo terzo album, Vinicio Simonetti condivide il nuovo singolo Messi al mondo, che l’artista descrive come “una riflessione sul principio. È tornare a quando tutto è cominciato. È morire al contrario, e provare a immaginare cosa abbiamo pensato, prima di buttarci quaggiù”. Il brano è una canzone fondamentalmente rock, con qualche influenza blues specialmente nel groove. Si tratta anche di un pezzo cortissimo, quasi senza ritornello (anche se non senza hook); che lascia quasi l’impressione di essere un intermezzo per quanto passa in modo fulmineo. Il sound è accattivante e ci incuriosisce, anche se la brevità del brano ci fa proprio solo assaporare per un istante quello di cui Vinicio immaginiamo possa essere capace.
La Chiamata d’Emergenza – Mi perdo
Esordio sulle scene quello per La Chiamata d’Emergenza con il singolo Mi perdo. Il duo pugliese propone un brano che “riflette sulla perdita del punto di vista dell’essenziale nella società moderna”, e lo fa tramite un sound con suggestioni R’n’B specialmente date dal synth e dai vocals, ma con un beat molto più ipnotico e accentuato rispetto alla media del genere, cosa che avvicina la canzone anche a un certo electropop (di cui però non possiede i BPM). Sul finale il duo inserisce pure un bell’assolo di chitarra da stadio che varia ulteriormente le sonorità e le atmosfere del brano, trasformandolo da canzone riflessiva e chill a pezzo anche dotato di una certa carica energetica. Non è un singolo fatto per restare in testa al primo ascolto con un ritornello catchy e immediato, ma un brano atmosferico che non invecchia anche dopo ascolti ripetuti.
The Exstore – Un porno
Dopo il singolo Baby Lady Lei, i The Exstore chiudono il proprio 2022 con un singolo dal titolo piccante, Un porno (con buona pace dei filtri antispam delle mail). La canzone, che la band friulana propone “per superare i tabù sul lato intimo dell’amore”, è un pop rock leggero e upbeat, che ha voglia di divertirsi e divertire, e anche di far muovere le persone che la ascoltano sia in cuffia che dal vivo. Il suo incedere, così come i vocals, sono vagamente grignaneschi (vedi L’aiuola), anche se Un porno ha qualche distorsione in più nelle chitarre che dà un bel tiro energico. Ci sarebbero giusto piaciuti dei vocals un po’ più “osé”, magari azzardando anche un’ottava più in alto occasionalmente per dare l’esplosività in più che a volte questo singolo sembra trattenere dentro di sé.
Gaia Restifo – Regole
Dopo un 2022 di “pausa discografica”, Gaia Restifo torna alla carica con questo nuovo singolo intitolato Regole, prodotto da AMGI. Il brano, che è stato concepito come “un racconto sentimentale dei giorni nostri che vuole mostrare quanto l’amore sia complesso ma delicato, certo ma volubile”, è un pezzo fondamentalmente pop, con una produzione che spinge sul lato synth ed elettronico della canzone, senza però andare nell’upbeat. Si tratta infatti di un brano più meditabondo e riflessivo, ancorché ben ritmato; la voce di Gaia è decisamente apprezzabile e interpreta con leggerezza il brano anche senza lasciarsi andare a particolari tecnicismi o sfoggi vocali, le sonorità sono cristalline e secche. Nel complesso è un brano molto godibile che può piacere tanto a chi ascolta la classica musica leggera italiana quanto a chi è maggiormente fan dell’indie pop.
Giannutri – Ma non per te
Fuori dal 10 gennaio Ma non per te, il nuovo singolo dei Giannutri. Il singolo fa parte dell’omonimo EP pubblicato il 28 dicembre 2022, un lavoro di quattro pezzi che rappresentano le stagioni. In particolare questo brano richiama la stagione fredda. Ma non per te è un brano introspettivo e intimo, diverso da tutti gli altri presenti nell’EP. La stessa canzone sembra divisa in due parti: un inizio strumentale e una seconda parte cantata con malinconia. Un viaggio tra le emozioni, ma anche un viaggio fisico. Il singolo è accompagnato da un videoclip completamente autoprodotto dal duo. Il video è stato girato dalla band durante un viaggio a Istanbul e richiama l’atmosfera eterea del pezzo intrisa da un velo di malinconia. “Come una perla d’oriente che un tempo apparteneva al nostro mondo ma che ora non è più per noi, e neanche per te”, così i Giannutri descrivono il proprio brano.
Guidoboni – Bella figura
Esordio solista per Filippo Boni, che arriva come uno schiaffo in faccia con il suo singolo di debutto Bella figura. Tra le sue influenze lui cita Dalla e Graziani, ma questa sua violenza irriverente e sfacciata fa pensare alla scena indie rock dei primi anni duemila, con una voce incredibilmente riconoscibile che lo fa sembrare un Paolo Nutini de noantri. Complice la produzione di Alex Elena (candidato ai Grammy) e Mattia Mari (L’Avvocato dei Santi, Giuda, Belladonna), Guidoboni ci conduce per mano nel suo personalissimo mondo dolce-amaro, dove non manca l’ironia, questa assolutamente sì figlia dei migliori Dalla e Graziani, e un’estetica alla Wes Anderson. Aspettiamo il video!
IN6N – WTF
Ci fa il regalo di Natale IN6N, uno dei rapper più peculiari e fuori dell’ordinario della scena (attualmente) underground italiana. Visto l’ultima volta con la poppeggiante -per i suoi standard- Policlinico, lo ritroviamo ora con un singolo intitolato WTF, che al di là della data di uscita non ha granché di natalizio. È un pezzo molto più vicino alle sonorità pop punk di moda in questo momento, e anche se un pochino ci spiace sentire per ora abbandonate le sonorità rap urlate del disco Il male moderno, non possiamo non ammettere che WTF è un pezzo parecchio catchy con un ritornello davvero riuscito. Forse quello che ci si sarebbe potuto aspettare dal cosiddetto “singolo pop punk” di Fedez e Salmo, che di pop punk non aveva nulla. IN6N sarà peraltro uno dei protagonisti della Wendy Night in programma a Milano il 26 gennaio 2023 al Gate: una serata dedicata alla nuova scena romana con ospiti come xDiemondx, Suicide Gvng, Ego, Decrow, Giuze, ANSIAH e Spidy & Biso.
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