FOR FANS OF: con Harbor, Evan Wright & more

Harbor band photo 2021
Harbor – Rewind

FFO: Fleet Foxes, Talos

Una canzone tra pop e folk, suonata in punta di piedi e con un forte focus sui vocals frizzanti ed espressivi del cantante, che al netto di un accento a volte marcato trasformano il brano quasi in una rappresentazione teatrale. Loro sono gli Harbor e sono un duo francese, dichiaratamente ispirato a progetti anglosassoni come Fleet Foxes e Talos, e il nuovo singolo Rewind è la prima anticipazione del loro secondo EP in uscita in autunno, seguito dell’album Lifeline (2017).

Evan Wright – People

FFO: Simon & Garfunkel meets The 1975

Di Evan Wright avevamo parlato in occasione dell’uscita del suo precedente singolo Ride, anticipazione dell’album d’esordio Sound from Out the Window pubblicato il 25 agosto da Solitaire Recordings. L’artista ha condiviso un’ultima traccia prima dell’uscita ufficiale del disco, questa bella People che è un altro pezzo tranquillo e ricco di vibe chill e riposanti. Sempre accentuata la ricerca di un sound retro ispirato alle atmosfere di artisti Sixties come Simon & Garfunkel, ma con un approccio un po’ più moderno che tradisce l’origine contemporanea del brano: immaginate una ballad dei The 1975 senza troppi fronzoli produttivi.

Daniel Angelus – More Than You Love Me

FFO: Tegan and Sara, Chvrches

A 12 mesi di distanza dall’uscita del suo ultimo album Act II, l’artista britannico Daniel Angelus ritorna con il suo primo singolo del 2021, questo More Than You Love Me che è un brano leggero e synthpoppeggiante, quasi spensierato nel sound ma che in realtà maschera sentimenti di rimpianto, per un amore che non è sbocciato (principalmente perché la persona in questione ama un altro, sob). Al di là del testo, i synth e l’approccio elettronico suscitano impressioni di band che negli anni recenti hanno lasciato una propria personalissima impronta nel panorama indie pop/synthpop come Chvrches e Tegan and Sara, anche se Daniel si discosta in parte nell’uso di vocals più malinconici.

Ulysse Marshall – This Is Not a Placid Walk

FFO: Leonard Cohen, Phoebe Bridgers

Svizzero di origini uruguagie, ex chitarrista e bassista di Lifesize, Kalain Orchestra e Vic Pitts, Ulysse Marshall ha intrapreso da qualche tempo il proprio progetto solista. This Is Not a Placid Walk è un singolo pubblicato originariamente nel 2019, ma che vede ora una nuova vita con l’aggiunta della collaborazione della cantante gallese Rosa Lavenne. La traccia beneficia notevolmente dell’apporto di Lavenne, tanto da prendere una forma tutta nuova: se la base alla chitarra ricorda molto un approccio alla Leonard Cohen, l’interpretazione vocale e il timbro stesso dell’artista britannica evocano echi di una cantautrice più contemporanea come Phoebe Bridgers. La canzone ha un tema peraltro importante perché parla dell’identità trans e delle differenze sociali che possono provare le persone che combattono una battaglia identitaria non maggioritaria nelle nostre società.

Julient – For a While

FFO: The 1975, le canzoni tristi dei The Summer Set

Con il solo singolo Solo all’attivo, l’artista e produttore tedesco Julient pubblica un secondo pezzo del proprio cassetto musicale. For a While è un brano (synth) pop lento e downbeat, quasi una ballad fatta al sintetizzatore, di quelle da mettere a fine serata più che la mattina dopo aver fatto tardi. I vocals di Julient hanno un che di vagamente simile all’interpretazione di Matty Healy nei brani più tranquilli e introspettivi dei The 1975, così come potremmo immaginarci questa traccia alla posizione numero 7 o 8 di un disco dei The Summer Set, per interrompere per un attimo la presa bene musicale.

The Empty Mirrors – Gabrielle

FFO: Creeper, teen tragedy songs degli anni ’60

I finlandesi The Empty Mirrors, già visti su queste lunghezze d’onda con il loro precedente singolo The Sound of Rain, raddoppiano con il nuovo brano Gabrielle, che fa un esperimento estremamente curioso e interessante. La band ha approcciato la scrittura del brano come se fosse un gruppo degli anni ’80 che fa una cover di una teen tragedy song anni ’60 perduta. Quello delle “teen tragedy songs” è stato un filone sostanzialmente sconosciuto in Italia, ma che negli Stati Uniti ebbe un notevole successo tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60, prima che arrivasse la British Invasion a portarsi via tutto quanto. Come dice il nome, i brani raccontavano solitamente una storia d’amore giovanile finita in tragedia con la morte di uno dei due innamorati, raccontata e cantata dall’altra persona rimasta in vita o da un testimone. La voce della ragazza morta, nel caso di Gabrielle, è quella di Jenny Stevens (già presente in The Sound of Rain) mentre il suo innamorato è interpretato da Bruno Rocha, la cui voce calda ci ricorda un pochino quella del cantante dei Creeper Will Gould -e in effetti il sound stesso del brano non è lontano da quello che la band inglese ci ha proposto nell’arco del suo ultimo disco Sex, Death & the Infinite Void o dell’EP American Noir. Il 1° ottobre uscirà l’EP These Numb Nights.


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