DIG DEEP: Prince Daddy & The Hyena, Koyo, First Frontier / I 3 brani che ci hanno colpiti questa settimana

Prince Daddy and The Hyena
Photo by Brooke Marsh
Prince Daddy & The Hyena – A Random Exercise in Impermanence (The Collector)

Su queste pagine si è parlato spesso del fifth-wave emo, movimento che negli ultimi mesi sembra essersi un po’ arenato non tanto in termini di popolarità, ma più perché le principali band si sono messe a sperimentare con il proprio sound uscendo dai confini del genere. I Prince Daddy & The Hyena non fanno differenza, e a tre anni dall’ultimo album Cosmic Thrill Seekers tornano con questo singolo dal titolo lunghissimo (e quindi emo), A Random Exercise in Impermanence (The Collector). La canzone anticipa un nuovo album che sarà self-titled e uscirà il 15 aprile su Pure Noise Records, dunque un upgrade di etichetta per la band, che viene da Counter Intuitive Records.

Anche se dare a un disco lo stesso nome della band non è mai una scelta promettente a meno che non sia l’album d’esordio, A Random Exercise sembra un pezzo decisamente carico e di ottimo auspicio. La band è più in forma che mai, la canzone non si concede pause buttandosi su quello che potremmo definire essenzialmente punk rock con ben poche concessioni all’emo o all’indie. La quinta ondata emo potrà anche essersi ritirata, ma band come Prince Daddy, Oso Oso e Mom Jeans hanno voglia di conquistarsi uno spazio sempre più grande.

Koyo – Ten Digits Away

Restiamo in casa Pure Noise Records, perché l’etichetta di Berkeley ha appena messo sotto contratto anche i Koyo, band attiva appena dal 2020 ma che è in realtà un supergruppo formato da membri di band hardcore di Long Island come Typecaste, Rain of Salvation, Hangman e Adrenaline. A dispetto del genere di provenienza dei vari band members, i Koyo non fanno l’accacì ma si buttano sulla nostalgia con un pezzo mega emo come si usava a inizio anni 2000 proprio a Long Island -che, ricordiamo, è la patria di gruppi come Brand New, The Movielife, Taking Back Sunday e Glassjaw fra gli altri.

Ten Digits Away sembra un po’ come quando Buddy Nielsen dei Senses Fail e tutti i Finch tranne il cantante Nate Barcalow avevano deciso di rinverdire i fasti dell’emo ’00s creando una band chiamata Speak the Truth… Even If Your Voice Shakes, che nel 2017 aveva pubblicato un discone tutto su questo stile throwback. Il pezzo funziona alla grande, con un ritornello accattivante, i vocals alti e forzati da perdere la voce dopo una strofa, e quelle chitarre che ci piacciono da vent’anni a questa parte. Ora aspettiamo il disco.

First Frontier – Take Cover

Abbiamo scoperto i First Frontier alcune settimane con il loro bellissimo singolo Insist, che ci aveva ricordato il migliore emo “alla Run for Cover” anni 2010. Li ritroviamo con questo nuovo brano intitolato Take Cover, dove il duo di Birmingham affronta l’attualissimo tema del bombardamento costante di notizie negative a cui siamo sottoposti, e di quanto questo ci possa far sentire sopraffatti e svuotati di energie psichiche. “Take cover” è già dalle due parole del titolo un invito a trovare una sorta di spazio sicuro in cui rifugiarsi per staccare la spina, anche solo per qualche ora, e ricaricare le pile.

Non si tratta peraltro di un brano completamente nuovo: una versione demo di Take Cover esisteva già tempo addietro sui canali della band, ma ora Helena e Paul hanno rilavorato la canzone per darle una forma definitiva. Rispetto a Insist, è un brano più carico e aggressivo, e del resto la prima era una canzone d’amore, mentre questa tratta tematiche più spiacevoli; da notare anche come i vocals siano quasi esclusivamente appannaggio di Paul, il che contribuisce certamente a dare un tono più duro al pezzo. L’energia che sprigiona la traccia è tanta, anche se forse un pizzico di melodia in più non avrebbe guastato.


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