GROOVE ON: Juli Chan, Stromer Hills, Daytime Lingerie & more

Juli Chan – Not a Crime
Si chiama Juli Chan, ma il nome non indica una provenienza geografica dall’Estremo Oriente; il “chan” è invece una parola giapponese che indica qualcosa di carino, un termine di “affezione” o vezzeggiativo (speriamo di non aver detto qualche cavolata; se ci legge qualche madrelingua ci perdoni!). L’artista proviene dalla Polonia e propone un synthpop molto occidentale, da Top40 americana; quello che definiremmo “mainstream” se non fosse che Juli in questo momento appartiene ancora al movimento emergente. Lo si sente nel suo nuovo brano Not a Crime, che è un singolo decisamente ben fatto, con un video elaborato e parecchio professionale: tutte le carte in regola per poter sfondare anche presso il pubblico più ampio e nei media più tradizionali.
Peter Lake – Stones
Ascoltiamo sempre con molto piacere le novità del poliedrico artista newyorkese Peter Lake, visto l’ultima volta su queste pagine con il suo precedente singolo Sweet Abyss. Stones è un’accattivante canzone pop, a metà tra la ballad e il pezzo radiofonico, un po’ come se gli Imagine Dragons facessero meno affidamento al synth. Racconta una storia d’amore giovanile, a quanto pare autobiografica, tra un ragazzo canadese e una ragazza britannica entrambi studenti a Yale negli Stati Uniti.
Stromer Hills – If U Like the Way I Walk
Stromer Hills viene da Calgary nell’Alberta, zona sud-occidentale del Canada. Il suo vero nome è Zachary Skarzynski e da qualche anno risiede nella brulicante Hollywood. If U Like the Way I Walk è il suo nuovo singolo, che arriva a qualche mese di distanza dall’EP Skar Boy; si tratta di un brano essenzialmente pop, che sembra fatto apposta per dare l’assalto alle classifiche di vendita e streaming, o anche fare bella figura su TikTok dove ha tutte le potenzialità per diventare virale, cosa che in fondo ci sentiamo di augurargli visto che in questo momento l’artista fa ancora parte dell’underground. Quello di Stromer Hills è un brano comunque suonato, ma che può fare affidamento su un ritornello piuttosto accattivante, una produzione pulita e moderna e un’accessibilità di base che lo rende un pezzo potenzialmente apprezzabile da persone con background musicali anche piuttosto differenti.
Daytime Lingerie – Jason Statham
Ritroviamo con piacere i Daytime Lingerie, che avevamo seguito con il loro singolo d’esordio Barcrush alcune settimane fa. La band olandese per il proprio secondo singolo vuole omaggiare l’attore inglese Jason Statham, che dà infatti il nome al brano, e lo fa con un pezzo alternative rock decisamente gradevole e immediatamente ascoltabile. Le vibe di gruppi quali Weezer e The Strokes che avevamo già rintracciato su Barcrush sono qui confermate, ma il pezzo ha caratteristiche e vitalità tutte proprie, e una gran capacità di entrare in testa fin dal primo ascolto. Per noi è un altro sì.
Robin Leeway – I Won’t Be Afraid
Altra nostra vecchia conoscenza, Robin Leeway torna con un singolo intitolato I Won’t Be Afraid dopo che alcuni mesi fa ci aveva già fatto sentire il precedente I Found You. I Won’t Be Afraid è un brano hard rock con una batteria che colpisce particolarmente duro e chitarre belle grosse, come si addice del resto a questo genere; naturalmente a coronare il tutto c’è un ritornello potente e allo stesso tempo molto melodico e orecchiabile. È una canzone che invita alla resilienza: “quando è troppo è troppo, e bisogna andare avanti, anche se la situazione al momento sembra davvero dura”.
West Wickhams – Consider Her Way
Gli West Wickhams sono un duo “garage noir psichedelico”, come si descrivono loro stessi. Vengono dalle Isole Scilly, dalle parti della Cornovaglia, anche se ora abitano nel Surrey a sud di Londra, e si dichiarano influenzati da una serie di cose fra cui Mary Shelley, Edgar Allan Poe, autobiografie del rock ‘n roll, i castelli, l’autunno, Andy Warhol, i fiori, l’astrattismo, Halloween e la foschia. Un pastone di cose più o meno correlate che ci ha invogliato a dare una chance alla loro Consider Her Way, scoprendo una traccia che potrebbe vagamente avvicinarsi al post-punk ora tanto di moda in UK, ma che potremmo quasi definire strumentale, nel senso che ci sono dei vocals e un cantato, ma è assolutamente in secondo piano rispetto alla musica, di per sé un rock con tendenze avantgarde e sperimentali.
Tutti gli episodi di Groove On sono disponibili a questo link.