GROOVE ON: i migliori brani emergenti della settimana – con Also Joe, Robin Leeway & more

Also Joe – Nevermind
Il californiano Also Joe ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo Nevermind, che al di là del richiamo ai Nirvana nel titolo, è un brano che appare maggiormente influenzato al sound dei primi Smashing Pumpkins o dei Counting Crows, con qualche spruzzata dell’indie alternativo come Mac DeMarco o i Boy Pablo. In breve è un brano che unisce il bedroom pop all’alternative rock (specialmente nel ritornello), più lo fi nelle strofe e più danzereccio nel chorus.
Chintzy Stetson – Tight Bend
Chintzy Stetson viene dall’Inghilterra e il suo pop -non lontano da certo indie di moda oggi- è fatto con una chitarra acustica e una voce molto particolare, quasi di genere indefinibile, che si lascia spesso andare a moti di passione e sofferenza. A settembre è uscito il suo primo EP Songs from the Top Shelf of my Heart, e ora questa intensa Tight Bend. La genesi del suo nome d’arte è decadente, quasi una pugnalata al cuore: “c’era una donna che vestiva una tuta di ciniglia con delle perline sulla schiena. Pagava la suite del motel ogni venerdì sera. Vendeva droga nei sacchi dell’immondizia e si sedeva per terra di fianco al bar. È scomparsa due anni fa. Ogni tanto chiamo l’hotel ma mi dicono che non l’hanno mai vista. Io la chiamavo Chintzy, lei mi chiamava Stetson“.
Ian McFarland – Plus One to Heaven
Ian McFarland viene da Manhattan e propone un indie rock tranquillo e leggero, dai toni piuttosto allegri e spensierati, un po’ come se Phoebe Bridgers facesse canzoni allegre. Il 18 marzo è uscito il suo secondo album Almost There, da cui è tratto il singolo Plus One to Heaven che potete ascoltare qui sotto, traccia d’apertura del disco e pezzo che secondo Ian stesso rappresenta ad oggi il suo brano più riuscito.
Ninebanks – Little Silver
Pop punk old school che ti riporta agli anni 2000, quando il pop punk veniva suonato nel modo giusto. Così si presentano gli inglesi Ninebanks con il loro nuovo singolo Little Silver, un pezzo catchy, nostalgico e divertente che inevitabilmente ci fa pensare a band come Amber Pacific, New Found Glory, Midtown, The Starting Line e tutta quell’ondata stupenda che non sembra molto destinata a ritornare, quantomeno in quella forma. Un appunto lo meriterebbero probabilmente i vocals, che nel mix risultano fin troppo alti rispetto al resto degli strumenti, ma possiamo passarci sopra grazie all’energia e alle sensazioni throwback del brano.
Robin Leeway – I Found You
Robin Leeway è una nostra “vecchia” conoscenza che avevamo avuto il piacere di scoprire con il suo precedente singolo I Don’t Know Why, un pezzo chitarroso e con parecchie influenze hard rock anni ’90. Lo ritroviamo con questa I Found You, che è sempre saldamente poggiata sulle chitarre, ma abbassando notevolmente i giri del motore: si tratta infatti di una rock ballad romantica, scritta parecchi anni or sono per la fidanzata di Robin (ora sua moglie, ci dice fieramente). Anche se il pezzo è più lento, si fa apprezzare per la sensibilità melodica e anzi, quasi l’artista francese convince più in questa veste maggiormente ariosa e riflessiva.
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