Mobrici, Brividee, La colpa… le recensioni dei singoli italiani

Brividee – Antonio Conte
Terzo singolo in assoluto per il giovanissimo Brividee, artista monzese fra le più recenti firme di Factory Flaws, dopo l’esordio con 0 battiti e Piazza nel corso di questa prima parte del 2021. Chi scrive tifa Inter anche se non è certo un estimatore di Antonio Conte; la canzone però fortunatamente non è una celebrazione del lavoro del tecnico leccese (qui usato solo per una similitudine), bensì il racconto di “una storia d’amore finita malamente”. Detta così può sembrare banale, in realtà il pezzo si muove molto agilmente in quella commistione tra suoni trap e pop alla chitarra che sta prendendo piede, ed è uno di quei brani che inseriresti in playlist valide per le occasioni più disparate, da un pomeriggio di cazzeggio in casa a una playlist da viaggio sui mezzi pubblici.
La colpa – Almeno dimmi che fa male
Secondo singolo del 2021 per i milanesi La colpa, dopo La vita sfugge uscito alcune settimane fa. Almeno dimmi che fa male anticipa il prossimo disco del gruppo, previsto in uscita in autunno e registrato a Torino con Max Casacci dei Subsonica. Il sound è quello di un rock alternativo con sfumature di emo, un po’ come fanno band affini quali Cara calma ed Endrigo, che pur non riuscendo a raggiungere il successo nel mainstream (troppe chitarre per questi tempi?) si sono creati un seguito di culto molto attivo e appassionato. Al netto di una ripetizione forse un po’ troppo ossessiva della parola “ancora” per una trentina di secondi nel pre-chorus, Almeno dimmi che fa male è un singolo tirato e ben riuscito, che ha senso e ragion d’essere per tutti i 3 minuti e 56 secondi della sua durata.
Davide Amati – Lenzuola
Davide Amati immagina di portare fuori a cena le proprie lenzuola al posto della propria (ex) ragazza, mollata perché gli rendeva la vita impossibile con le sue richieste eccessive e i suoi capricci. La canzone non per niente è stata concepita durante il periodo adolescenziale del cantautore, anche se il modo di scrivere dimostra una certa maturità nel padroneggiare la lingua e le scelte lessicali. Il sound è quello di un pop gradevole e leggero, anche se manca ancora probabilmente quell’incisività che le consentirebbe di trasformarsi in canzone universale e non solo brano personale.
Eliseo Chiarelli – Fragile
Eliseo Chiarelli è un giovane cantautore di Crotone che avevamo già avuto modo di conoscere con i dischi EP senza nome e Un po’ d’amore e un po’ di rivoluzione. Venerdì scorso, Eliseo è tornato con un nuovo singolo, un brano che a modo suo è in grado di parlare al cuore di tutti: Fragile. Fragile è il racconto di tutte quelle volte in cui ci siamo sentiti un po’ tristi sulla via di casa, è il racconto della nostalgia di un bacio e di quelle volte in cui siamo sentiti un po’ scemi tentando di far colpo su qualcuno. Un pezzo in chiave puramente indie-pop che con la voce di Eliseo risulta fresco e malinconico al tempo stesso, proprio come alcuni momenti della prima età adulta.
Inarte.Teo – Paranoia
Inarte.Teo è l’alter ego di Matteo Salvi, che torna con il suo pop di periferia che sembra immergerci in un telefilm à la Skin che vedevamo su MTV, con in mezzo le pubblicità degli assorbenti. In un mondo dove l’indie pop e l’autotune arrivano fino a Sanremo, Matteo nella sua Paranoia ci ricorda che è possibile un pop alternativo, che vive nell’underground delle case popolari, di paranoie e storie delle adolescenze più tormentate, e per questo più normale. Un nuovo mondo in cui addentrarsi con il cappuccio in testa e uno skate sotto braccio.
Mobrici – TVB
Il frontman dei Canova, dopo lo scioglimento della band avvenuto lo scorso anno, ha intrapreso la carriera solista con il singolo 20 100 uscito a febbraio. A distanza di un mese, arriva anche un secondo brano per Mobrici: TVB, con un messaggio semplice e diretto: “C’è questa frase semplice che nella vita ho sempre fatto molta fatica a dire, riconoscere, e anche ricevere. Adesso è in una canzone, è sincera, è necessaria: ti voglio bene.” Semplice e diretta lo è anche la canzone, un brano che senza farsi carico di virtuosismi musicali o tematiche importanti, si lascia andare a un ritornello molto orecchiabile basato appunto sulla frase che dà il titolo al singolo.
Rubik – Accanto
Accanto è un racconto di quei primi momenti di una relazione, di quando è tutto sospeso, tutto incerto, tutto immerso in una timidezza estrema, rara perché poi tende a svanire col tempo. All’inizio di una storia, è come se ci fosse un rispetto e cura estremo dell’altra persona, che può essere sul punto di rompersi da un momento all’altro. Rubik, o anche Stefano Campagna per chi ce l’ha come vicino di casa, è un cantautore di Firenze che sa raccontare del proprio mondo e sentimenti in immagini urbane, e incredibilmente bene.
Scirocco – Liquirizia
È un inizio brusco, in medias res, quello che Scirocco ci regala nella sua nuova canzone Liquirizia. Senza tanti preamboli e fronzoli strumentali, il brano parte subito con il cantato: Scirocco ha fretta di immergerci immediatamente nelle parole della sua canzone, che assumono tanta più importanza in quanto il brano è minimale a livello di sound (fatti salvi gli echi quasi italodance-primi ’00 sul finale con i synth). Il cantautore campano di Futura dischi è già stato protagonista delle playlist più influenti del settore come Scuola indie, e punta a conquistare i cuori degli appassionati di chitarre acustiche e nostalgia.