GROOVE ON: Hazy Shea, Boy Bleach, Fior & more

Hazy Shea – Milestones
Anche lei proveniente dalla culla della musica americana contemporanea, ovvero Los Angeles, Hazy Shea è un’artista e producer che gioca con beat, suoni di strumenti reali, voglia di ballare e vibe malinconiche. La sua Milestones è un pezzo che farebbe tranquillamente muovere tante persone su un dancefloor alternativo grazie al suo beat incalzante, ma i vocals dell’artista sono bassi e tendenzialmente tristi, riflessivi, come si addirebbe più a un pezzo indie o alternativo. Una commistione che ci piace molto, anche laddove il pezzo non presenta elementi particolarmente catchy.
Boy Bleach – Dance No More
Già visti qualche settimana fa con il singolo Bullet!, che ci aveva fatto pensare a band come Imagine Dragons e Lany, ritroviamo i Boy Bleach con questo nuovo brano intitolato Dance No More. È una canzone in cui la band inglese adotta un approccio leggermente più pop rock, alzando i ritmi e anche la pressione del beat, ma non mollando di un centimetro la capacità di proporre un sound fresco e attuale. Il gruppo ha appena finito un tour europeo come supporto principale degli Only the Poets e ha tutte le carte in regola per imporsi sulla scena britannica.
Fior – Serotonin
Nuova proposta per la brava Fior, che avevamo conosciuto qualche mese fa in occasione dell’uscita del suo precedente singolo YOYO. L’artista di Miami torna ora con il nuovo brano, intitolato Serotonin, che riprende indubbiamente le influenze soul e R’n’B già sentite sulla canzone di cui sopra, ma declinandole in un pezzo che è interpretato in una maniera sicuramente più malinconica e con i vocals più bassi, ma senza rinunciare alla ballabilità e al ritmo che già si erano fatti apprezzare in YOYO. Fior è un’artista che ha talento, una bella voce e la capacità di interpretare i propri pezzi.
Joe Maxi – Bo Diddley
Ascoltiamo sempre con piacere proposte che arrivano dall’Irlanda, come quella dei Joe Maxi (che sono una band, anche se il nome potrebbe trarre in inganno, un po’ come nel caso dei Billy Talent). Bo Diddley è il loro primissimo singolo in assoluto, e ci presenta un gruppo dedito al post-punk con influenze che a tratti potremmo definire quasi jazzistiche -anche se verso il finale il pezzo si carica per bene. I vocals sono tra il cantato e il parlato, e ovviamente non andiamo a cadere eccessivamente lontano da quanto ci hanno fatto sentire in questi anni band come gli Idles o gli Shame, ma anche in questo caso si tratta di post-punk ben fatto e molto coinvolgente.
Lyd. – Entre la douceur et les coups
Proposta ricca di synth e di atmosfere ispirate agli anni ’80 quella della canadese Lyd. L’artista del Québec, vero nome Ann-Lydia Plourde, su Entre la douceur et les coups ci propone un pezzo che è allo stesso tempo dolce e deciso, ballabile e nostalgico, e l’unica pecca che potremmo riscontrare è proprio il fatto di essere cantato in francese, e quindi di per sé meno accessibile al pubblico che non parla la lingua d’Oltralpe. Tutto il resto però funziona davvero bene, compreso il ritornello molto catchy e ascoltabile. Un nuovo album di Lyd è in arrivo il prossimo novembre, e comprenderà anche questo singolo.
Adam Eckels – Sensitively Insensitive
Dopo il suo allontanamento dai Taking Back Sunday nel 2010, Matt Rubano è rimasto nel giro della musica, tanto che al momento fa parte degli Angels & Airwaves. A quanto pare il bassista nel tempo libero si occupa anche di collaborare con altri artisti e progetti emergenti. Se Adam Eckels non ha mentito, il suo nuovo singolo Sensitively Insensitive porta anche la firma di Matt che ha suonato le belle linee di basso che reggono il brano, un pezzo rock tranquillo ma ricco di emozioni, effettivamente non estremamente lontano dall’immaginario classico dei Taking Back Sunday -con le dovute proporzioni ovviamente.
Tutti gli episodi di Groove On sono disponibili a questo link.