GROOVE ON: Edie Yvonne, Coma Beach, St. Kio & more

Edie Yvonne – Random Boy
Per festeggiare San Valentino, Edie Yvonne pubblica questa canzone intitolata Random Boy, che invece di essere una canzone d’amore è una sorta di “note to self” per ricordarsi di non uscire più con ragazzi che si rivelano dei bulletti o dei prepotenti. La giovanissima cantautrice di Los Angeles conferma tutte le grandi potenzialità che si erano intraviste sul precedente singolo Eyes of Lies: la sua voce è già matura sia nel timbro sia nelle capacità di interpretare i pezzi, e anzi in questo caso si concede anche degli apprezzabili falsetti che variano le melodie del brano; la produzione resta di alto livello, segno che Edie ha potuto collaborare con un team già di ottimo livello -cosa ovviamente più facile se vivi a Los Angeles, ma non per questo scontata. Il sound bedroom pop del brano è leggero e aggraziato, il ritornello sufficientemente accattivante: è un brano che ha tutte le qualità necessarie per far bene.
Coma Beach – Nothing Right
I Coma Beach sono una band che abbiamo imparato a conoscere piuttosto bene negli ultimi mesi, sia con il brano A Madman’s Dream che con altri estratti dal loro album The Scapegoat’s Agony, finiti nelle nostre playlist. Nothing Right è la seconda traccia presente sul disco, quindi un brano che occupa una posizione particolarmente importante -forse la più importante, perché spesso determina se le persone decidono di proseguire con l’ascolto dell’intero album o fermarsi lì. Si tratta ovviamente di una canzone energica e intensa, con i vocals gutturali e sporchi che ormai conosciamo bene che caratterizzano il sound della band tedesca. Si tratta di un brano che evoca “un grido di angoscia e sbigottimento” da parte di un protagonista che è una sorta di “antieroe innominato”, che appunto nel testo chiede “tell me the meaning of my life / of forgiveness / of my death”. Tra punk e hardcore, un brano immediato e urgente che non può che contagiare.
St. Kio – Heavenly
Posto che Heavenly alla mia mente deviata dall’emo ricorda l’omonima stupenda canzone dei compiantissimi Adventures (se non la conoscete recuperatela a tutti i costi qui), questo è anche il titolo del brano d’esordio di Nicole Bandoquillo, in arte St. Kio. Produttrice, cantante e polistrumentista americana, su Heavenly ha suonato e cantato tutto da sola, cosa che rende ancora più degno di nota un brano già di per sé molto promettente. Il sound è quello di uno shoegaze con un approccio parecchio pop/indie rock: la voce si sente bene, le chitarre hanno solo in piccola parte il suono di un’aspirapolvere in funzione… insomma, i cliché dello shoegaze sono inseriti con parsimonia, per rendere questo un brano che può piacere sia agli amanti del genere, sia a chi non è abituato a guardarsi le scarpe. Ci piace un po’ tutto di questo brano, non ultima l’interpretazione delicata ma fresca di Nicole; e se sicuramente ci sono margini di miglioramento (si potrebbe rendere la canzone forse ancora un po’ più accattivante, magari arricchire l’arrangiamento), la base è solidissima!
Sunbeam – Empire
Conosciamo i Sunbeam con questo bel brano intitolato Empire, una canzone piuttosto upbeat nelle sonorità e nel ritmo. L’arrangiamento e il sound sembrano un pochino riecheggiare il new wave britannico, ma in realtà hanno una veste decisamente pop, specialmente con le percussioni che trasportano il brano quasi su un piano folk pop. Il brano è leggero, aggraziato e decisamente ascoltabile, per tutti i palati. Pure l’argomento di cui parla il brano è piuttosto comune: le relazioni, l’importanza di impegnarsi per portarle avanti quando le cose non vanno bene, ma anche di saper dire basta quando è la cosa giusta da fare. Insomma, non stiamo parlando del pezzo che rivoluzionerà la musica britannica, ma comunque di un bel pezzo pop in grado di far bene anche in radio.
Louis Emory and The Reckless Few – Roma
Un brano dal sapore country per parlare della Città Eterna. È la combinazione curiosa ma nient’affatto malriuscita che propone Louis Emery con i suoi The Reckless Few su questo brano intitolato appunto Roma, parte di un EP chiamato Love Italy -se non si fosse capito, un disco dove l’artista esprime il proprio amore per il nostro Paese. Con un video girato in alcuni dei più celebri scorci della Capitale, Roma è un brano gradevole e piuttosto groovy, retto da chitarre molto americane, un basso importante e un cantato che esprime tutta la passione di Louis per la splendida città. Qualcuno avvisi Gualtieri di questo ottimo spot turistico per la sua città!
Lizco – Inner Peace
Con il loro nuovo brano Inner Peace, che vede il featuring di David Léo, i Lizco anticipano il prossimo EP, attualmente in lavorazione. La band belga presenta un brano che richiama tanto un sound all’americana mutuato dal classico rock d’Oltreoceano e dal country, quanto un sound più indie rock che si poteva sentire benissimo anche dall’altra parte della Manica nei primi anni 2000. Si tratta di un brano magari non particolarmente catchy, ma che ci cattura con le sue chitarre incalzanti e groovy, e un bell’assolo verso il finale.
Tutti gli episodi di Groove On sono disponibili a questo link.
I brani di cui parliamo sono raccolti nella playlist Get Your Groove On, che puoi ascoltare qui!