DIG DEEP: Claud – Every Fucking Time / Il brano che ci ha colpiti questa settimana

Claud Tommy artwork

Claud – Every Fucking Time

È già ora di un nuovo album di Claud? A quanto pare sì: l’artista, primissima firma dell’allora neonata Saddest Factory (l’etichetta fondata da Phoebe Bridgers in collaborazione con Dead Oceans), pubblicava il suo album Super Monster a febbraio del 2021, per cui è abbastanza naturale che sia il momento di annunciarne uno nuovo. Il prossimo disco si chiama Supermodels (carino il gioco di parole fra i due dischi, dai), e uscirà il 14 luglio, anticipato da questa Every Fucking Time che è un singolo un po’ strano con cui annunciare un disco. Si tratta infatti di una ballad acustica o poco più, con andamento un po’ malinconico e tristino anche se non lento; molto gradevole da ascoltare ma altrettanto facile da dimenticare una volta finiti i 2:47 minuti della canzone. Magari tutto l’album sarà così, e questo è quindi un singolo che ben rappresenta l’anima del disco, ma se ci sono anche brani più frizzantini l’impressione è che avremmo preferito ascoltare uno di quelli.


Gli altri brani usciti questa settimana:

The Hives – Bogus Operandi: tornano a più di dieci anni dall’ultimo disco i The Hives, annunciando l’uscita di un album intitolato The Death of Randy Fitzsimmons per l’11 agosto (se volete leggere la storia dietro al titolo potete farlo qui; non la riportiamo perché è lunga). Un’intro quasi metal per il nuovo singolo Bogus Operandi può lasciare un po’ straniti, ma poi il pezzo parte in modo e vero e proprio e tornano i The Hives che conosciamo, con il loro rock ‘n roll scatenato e divertente. Un rock ‘n roll anzi che loro stessi definiscono immaturo, “perché chi cazzo lo vuole sentire un rock ‘n roll maturo?” I The Hives saranno peraltro in Italia il 15 luglio a Milano e il 16 luglio a Roma in apertura ai concerti degli Arctic Monkeys.

Trophy Eyes – Kill: terzo singolo dal prossimo album dei Trophy Eyes (Suicide and Sunshine, fuori il 23 giugno su Hopeless Records), e già le nostre aspettative per il disco si sono abbassate fin quasi a toccare terra. Se il primo brano Blue Eyed Boy sembrava promettente grazie al cantato di John Floreani reminiscente dei primi album, con il successivo What Hurts the Most e ancor più adesso con Kill si ritorna alle sonorità un po’ flosce di The American Dream, con l’aggravante -come nel caso del qui presente singolo- di un brano lento e piuttosto monotono.

Lifeguard – 17-18 Lovesong: attivi da giusto quattro anni, i Lifeguard sono già stati messi sotto contratto da Matador Records, che il 7 luglio pubblicherà il doppio EP Crowd Can Talk/Dressed in Trenches. Il singolo che lo anticipa si chiama 17-18 Lovesong ed è un pezzo tra post-punk e indie rock, piuttosto distorto, con un cantato che si avvicina molto al parlato. Un buon brano che però ci sembra di aver già sentito più volte da altri gruppi negli ultimi 6-7 anni.


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