DIG DEEP: Ailbhe Reddy, Sammi Lanzetta, Lambrini Girls / I 3 brani che ci hanno colpiti questa settimana

Ailbhe Reddy – Shitshow
Deliziosa scoperta quella di Ailbhe Reddy, cantautrice indie rock irlandese come si può intuire dal nome -che dovrebbe pronunciarsi qualcosa come “àlva”. Con Shitshow, Ailbhe Reddy annuncia l’uscita del suo nuovo album Endless Affair, prevista per il 17 marzo 2023 su MNRK, giusto in tempo per gli show che farà al prestigioso SXSW in America. Quello di Reddy è un indie rock tranquillo e spazioso, piuttosto leggero ma non superficiale, e curiosamente ci ricorda parecchio quelle delle compatriote Pillow Queens. Potremmo forse definire questo il sound dell’indie rock irlandese?
Sammi Lanzetta – Glass Slipper
Un anno fa più o meno di questi tempi Sammi Lanzetta pubblicava The Borderline, suo primo singolo dal disco del 2019 Ceiling Mirror. Su quel singolo, l’artista originaria di Richmond conservava ancora un sound prevalentemente rock, anche se già si intravvedeva la volontà di cambiare a poco a poco il proprio percorso artistico -volontà peraltro annunciata chiaramente dalla stessa artista- dall’indie rock con influenze un pochino punk degli esordi a un sound più pop e ricco di synth come in questo nuovo brano, Glass Slipper. Letteralmente “scarpetta di vetro”, un po’ come nella favola di Cenerentola, anche se purtroppo al momento non abbiamo sotto mano il testo per analizzare meglio quest’aspetto, è un brano struggente che fa un uso moderato e sapiente dei synth per conferire una sensazione quasi astrale alla canzone; ad ogni modo, più che il substrato sonoro, qui a risaltare sono i vocals di Sammi, forse mai così sofferti e vulnerabili.
Lambrini Girls – Help Me, I’m Gay
Appena messe sotto contratto da Big Scary Monsters (che già vuol dire qualcosa), le Lambrini Girls sono una nuova band che emerge da Brighton. Si tratta di un trio non binario che fa musica, ma anche un po’ di attivismo sociale per ridestare le coscienze, come dimostra il loro nuovo singolo dal programmatico titolo Help Me I’m Gay. Già altrove paragonate a un gruppo come le Bikini Kill, il loro sound potrebbe essere definito combat punk, e suona diretto, aggressivo e grezzo; le fiamme che circondano il nome della band nella copertina qui sotto possono benissimo riassumere la sensazione che dà l’ascolto del brano: quella di un pezzo incendiario. Non vogliono piacere a tutti le Lambrini Girls, ma portano avanti decenni di tradizione e di lotta per l’affermazione sociale.
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