Claudym, Chris Lavoro, The Last Confidence… le recensioni dei singoli italiani

Claudym – Tempo
Claudym, pseudonimo della musicista nonché illustratrice milanese Claudia Maccechini, ha annunciato a inizio anno la firma con la major Island Records, e il primo prodotto della collaborazione è stato il singolo Nightmare, di buon successo sia nelle playlist di settore su Spotify sia nelle radio attente alla musica emergente. Tempo è il nuovo brano, che si stacca leggermente dal sound ritmato di Nightmare in favore di un’atmosfera più meditativa e quasi sincopata. Anche se a prima vista si tratta di un brano di minor presa rispetto al precedente, è una canzone che sferra il suo affondo nel refrain “anche se puoi dire no”, melodicamente azzeccatissima. Quello che è più interessante del progetto di Claudym è comunque senz’altro che al momento non c’è nessuno che fa musica con questo tipo di sound in italiano, ed è un discorso che vale tanto per questi ultimi due singoli come per i brani precedenti pubblicati in maniera indipendente negli ultimi due anni. Ed è quello che rende exciting ciò che sta facendo l’artista.
Cécile – Primo notturno
I Cécile sono un duo toscano e si apprestano a pubblicare il loro EP d’esordio, La fine della festa, nel mese di giugno. Primo notturno è il singolo con cui presentano il disco e presentano sé stessi; si tratta di un brano lungo (quantomeno per gli standard attuali) con i suoi 5 minuti e 31 di durata, pressoché completamente spoken word salvo dei backing vocals femminili cantati. Il testo è decadente, borderline voyeuristico, in cui “c’è una donna inventata, un cliché. Ci sono degli spasimanti e le loro parole. Qualche sigaretta lasciata sul tavolo”. Si parla di una ballerina di un night; evocazioni da cinema intellettuale degli anni ’70. Canzone non facile da assimilare a un primo tentativo, merita un ascolto più attento per apprezzare l’intreccio tra parole e suoni.
Chris Lavoro feat. DJ Aladyn – In giro
Singolo dal sapore radiofonico il nuovo di Chris Lavoro, e del resto Chris è uno che la radio l’ha fatta, così come l’amico DJ Aladyn che figura nella traccia, entrambi provenienti dal mondo di Radio Deejay. In giro è un brano ritmato che unisce un sound urbano all’attenzione per l’ambiente: è stato infatti registrato e suonato usando energie rinnovabili, e non poteva che essere così per un brano che è “un invito a uscire ed esplorare, perché c’è sempre un nuovo orizzonte che ci aspetta e perché quando siamo in movimento siamo più aperti, più fluidi, più naturali.”
The Last Confidence – Lacrime&Sangue II
I The Last Confidence avevano pubblicato Lacrime & Sangue (quella originale) nel loro ultimo EP Dove sei ora, uscito a inizio 2020 in piena pandemia, primo loro lavoro totalmente in italiano. Quella versione era una ballad acustica ed era sicuramente uno degli highlight del disco; i ragazzi di Bergamo ora le danno una nuova vita come pezzo pop punk senza tanti fronzoli, e la canzone funziona perfettamente anche così (forse perché tutte le canzoni, anche quelle pop punk, nascono inizialmente con una semplice chitarra in una cameretta). Nella seconda strofa stavolta se ascoltate bene sentite anche la voce di Enzo dei Why Everyone Left.
Listanera e Frank Past – Lucertola
Una nuova collaborazione che vede unirsi la voce di Listanera e la penna di Frank Past. Dalle sonorità retrowave che hanno caratterizzato Polvere, il singolo precedente che li vedeva insieme, c’era l’esigenza di rendere il nuovo brano più intimo possibile. Un amore particolarmente doloroso che si combina alle movenze itpop a cui ormai siamo abituati. Una pietra rara in un periodo di brani tutti uguali.
Mombao – Fresh Silk
Torna il duo di Milano con un nuovo singolo dal titolo Fresh Silk, un nuovo capitolo che invece di avere origine da un antico canto nigeriano come il precedente Essaiere, ha inizio da alcune poesie di Damon Arabsolgar. Un intimo capitolo che ben continua la tradizione di uno dei progetti più interessanti della scena underground milanese che combina synth e percussioni, elettronica, rock e world music.
Piccoli Bigfoot – Prima gli immigrati
Esordisce così Piccoli Bigfoot, con un primo capitolo per il cantautore senza volto della provincia di Bergamo, in attesa di un EP di debutto in uscita prossimamente dal titolo Tra Bergamo ed Far West. Piccoli Bigfoot ribalta gli stereotipi in un brano in salsa western folk punk. Un brano che ci va venir voglia delle feste dell’unità, delle serate spiaggiati su un prato con un concerto in sottofondo. Un mondo ironico, buono e sommerso che forse abbiamo dimenticato a forza di sentir parlare di dittatura sanitaria. Bellissimo.
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