Chiamamifaro, Bluem, Cortese… le recensioni dei singoli italiani

Chiamamifaro
Chiamamifaro – Bistrot

Solo quattro singoli in saccoccia, ma Chiamamifaro è senza alcun dubbio già uno dei progetti più interessanti fra le nuove leve dell’indie italiano. Angelica Gori e Alessandro Belotti, sotto la sapiente guida di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, si sono fatti notare in particolar modo grazie a Pasta rossa, il loro primo singolo, e all’ancora migliore Domenica, entrambi del 2020. Con la nuova Bistrot ci riprovano, e il risultato è molto particolare. La voce di Angelica può piacere o non piacere (se non si fosse capito, a noi piace) per la sua interpretazione frizzante ed entusiastica; i testi ricchi di frasi da “citazione sul diario” quasi all’esasperazione possono apparire a volte forzati (in Bistrot a tratti lo sono); e però la canzone funziona, le melodie restano in testa e l’ascolto è ben più che piacevole; anzi, fa venire voglia di premere una seconda volta play, che poi è il vero indice di gradimento di una canzone.

Bluem – Mercoledì / Giovedì

Nelle scorse settimane, Chiara Floris in arte Bluem aveva pubblicato Lunedì e Martedì, i primi due singoli dal suo album Notte (il primo in italiano) in uscita il 28 maggio per Peermusic Italy. Ora Bluem ci fa ascoltare anche i due singoli successivi, intitolati (sì, avete indovinato) Mercoledì e Giovedì. La ricerca di un sound minimale prosegue anche in questi due brani, che lasciano quindi ampio spazio all’interpretazione vocale dell’artista e alle parole dei testi. Bluem vuole distillare il suono ancestrale della Sardegna, sua terra d’origine, e racchiuderlo nei suoi brani nati su un’altra isola, la Gran Bretagna dove risiede. Il risultato sono brani che possono spiazzare a un primo ascolto perché fuori da molte logiche commerciali del momento, ma che offrono un’esperienza quasi immersiva che, siamo sicuri, risulterà ancora più completa con l’ascolto del disco intero.

Cortese – Hiroshima

Cortese pubblica anche il suo terzo singolo del suo progetto solista e omonimo, dopo Street Food del 2020 e Febbre uscita a inizio anno. Già vincitore della prima edizione di X Factor Italia nel 2008 con gli Aram Quartet, Cortese ha intrapreso lo scorso anno questa nuova avventura usando il proprio cognome. Hiroshima prosegue l’esplorazione delle mille sfaccettature dell’amore da parte dell’artista, che l’ha scritta “una mattina osservando la routine della sua ragazza: il suo Huawei rotto, Youtube, una cassa bluetooth e sempre le stesse canzoni anni 80, caffè, trucco, lui che la prende in giro, lei che ride arricciando il naso, lui che le chiede di restare ancora una notte e lei che sembra volerlo ma che poi va via.” È una canzone pop di tradizione italica, leggera e spensierata per affrontare le domeniche di primavera.

Daimon Lai – Canto dei maledetti

A circa tre anni di distanza dal suo album d’esordio, intitolato 221, Daimon Lai torna con il nuovo singolo Canto dei maledetti, un preludio all’uscita di un nuovo disco, di cui per ora sappiamo solo che si chiamerà Alter ego. Nel brano, Daimon Lai combina la sua passione e la sua interpretazione della new wave cantata in italiano con toni e atmosfere epiche (riprese peraltro nel video ufficiale), che ne fanno un brano di ispirazione dantesca. Apprezzabile in particolar modo l’uso del synth, il cui incedere contribuisce grandemente a evocare le immagini che l’artista descrive all’interno del testo.

Hesanobody – The Necessary Beauty

The Necessary Beauty è un risveglio dopo una serie di sogni e incubi, un gioco di ombre e luci già caro al progetto solista di Gaetano Chirico. The Necessary Beauty è un ritorno alla realtà che ritrova il protagonista, alter-ego di Gaetano che torna così sulle scene musicali, che in qualche modo si ritrova a fare il punto della sua vita, confrontandosi con domande retoriche, inutili, che rischiano di ingigantirsi intralciando il suo cammino, una preghiera fragile per ritrovare una via che rendiamo inconsciamente impervia, autosabotandoci. Cantautorato elettronico di respiro internazionale, che non vediamo l’ora di veder proseguire con la pubblicazione di un nuovo disco.

Il Geometra – Per tutte le madri

A sette anni di distanza dal primo, ultimo e unico disco intitolato Ultimi, la band umbra Il Geometra torna sulle scene con un nuovo singolo. Per tutte le madri è un brano delicato che parla della storia di tre madri: la madre di Gesù Cristo, la madre di un partigiano e la madre di un ragazzo morto nelle mani delle forze dell’ordine. La band vuole celebrare “l’amore incondizionato – più forte della morte – che unisce visceralmente ogni figlio al ventre che lo ha generato”, e per farlo usa un sound che per alcuni versi richiama certo indie rock-indie folk angloamericano (nelle orecchie avevo in mente in modo particolare Jesus Christ 2005 God Bless America dei The 1975 con Phoebe Bridgers); accompagnato da un testo che nel panorama italiano suona quasi cantautoriale d’antan per tematiche e struttura semantica.

Pagano – Ultrà

Tra Alberto Fortis e Alex Turner, Pagano ci riporta nella sua personalissima Manchester ligure, con Ultrà, un mondo triste senza le partite di calcio della domenica. Un singolo che parla di claustrofobia, di sfinimento, di città deserte, di voglia di reagire e di riprendersi la vita di prima con sana arroganza e con gli sbirri sempre alle calcagna. Indie rock britannico, cantautorato italiano anni Settanta, e la nostalgia del mondo prima. Consigliatissimo.

Paul Giorgi – Acqua

Un nuovo capitolo dopo il debutto con Tigre, che ci immerge ancora una volta nella giungla lo-fi che si contamina di influenze indie-rock in attesa di un disco di prossima uscita. Paul Giorgi è un folle personaggio della scena indie che ha una personalissima foresta di suoni che ai più attenti risulterà autobiografica. Acqua è una canzone triste per inguaribili romantici e per chitarristi che rimorchiano alle feste e per ascoltatori poco attenti che diranno che assomiglia a Giorgio Poi.

Torchio – Agamennone

Un brano che descrive questo sentimento di frustrazione, più attuale che mai, che si prova a collezionare rivoluzioni che non esplodono mai. Torchio torna con il suo inconfondibile cantautorato rock che si riassumerà nel suo nuovo disco in uscita dal titolo Non vi appartengo. Torchio ci riporta nel mondo sommerso dove rock, ideali e chitarre elettriche convivono, e dobbiamo dire che ci si sta piuttosto bene.


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