Bluem, Cordio, Edodacapo: le recensioni dei singoli italiani

Bluem foto 2021
Foto di Jasmine Färling
Bluem – Fiamme

Ritroviamo Bluem a qualche mese dall’uscita del suo album Notte, pubblicato da Peermusic e apprezzatissimo dalla critica. Fiamme è il suo nuovo singolo e vede l’artista di origini sarde espandere gli orizzonti sonori della propria musica, che se su Notte traeva il fuoco artistico dall’anima ancestrale della Sardegna, qui sembra trarre maggior ispirazione dal synthpop di derivazione anglosassone: lei fa i nomi di Caroline Polacheck e di Oklou, anche se alle nostre più approssimative orecchie il brano presenta più di qualche eco degli ultimi album dei The 1975, in particolare nel suo minuto di lunga intro. L’artista è del resto di stanza a Londra da quasi un decennio, e le sue due ultime proposte sembrano quindi incarnare lo sdoppiamento geografico tra l’isola d’origine e quella di residenza -il testo stesso ha le strofe in italiano e il ritornello in inglese. Chicca conclusiva: la copertina è una foto di Jasmine Färling ispirata dal dipinto Lemminkäisen äiti (1897) del pittore finlandese Akseli Gallen-Kallela, di cui potete leggere maggiori dettagli qui.

Giovari – Hit Parade

Fresco fresco di partecipazione al talent di Canale 5 All Together Now con Michelle Hunziker, Giovanni Arichetta in arte Giovari ci presenta il suo secondo singolo del 2021, dopo Senza barriere uscito a gennaio, sempre per etichetta Musicantiere. Il nuovo brano si chiama Hit parade e racconta, molto probabilmente anche in modo autobiografico, i dolori di un giovane musicista che non è ancora arrivato al successo ma che profonde tutte le energie per la propria carriera musicale, spesso sacrificando altri aspetti della vita come le relazioni con le persone a lui care. Si tratta di una canzone essenzialmente pop con qualche punta di indie, molto nella tradizione italiana ma con un approccio moderno, che starebbe benissimo anche su palcoscenici come quelli sanremesi o su qualche radio dedicata alla musica nostrana. La speranza è che quella prima base di notorietà acquisita grazie al talent possa essere il trampolino per iniziare a creare qualcosa di importante.

Mått Mūn – Iridescent

Chitarre, synth e più di un rimando agli Angels & Airwaves. Mått Mūn, alter ego del musicista veneziano Mattia Menegazzo, si prepara a pubblicare il suo nuovo album Lux con questo singolo di lancio intitolato Iridescent, descritto “come una scarica elettrica che illumina di mille flash l’oscurità, una danza di neon colorati”. Il progetto di Mattia indaga il punto di congiunzione tra l’uomo e il cosmo ammiccando agli anni ’80 e all’astronomia, motivi per i quali -insieme al sound alternative rock un po’ sperimentale e un po’ astrale- non è difficile pensare a parallelismi con il progetto musicale di Tom DeLonge. Iridescent è un brano che sembra molto americano, e la sua origine viene tradita solo dalla pronuncia di Mattia che suona decisamente più cisalpina che transatlantica, ma al di là di questo dettaglio si fa apprezzare per la fluidità con cui si mescolano i suoni più tradizionalmente associati al rock e le trame computerizzate che danno fantasia alla canzone.

Ponee – Battuta/Bazooka

Battuta/Bazooka (in distribuzione Believe) è il nuovo singolo di Ponee, un nuovo capitolo e un nuovo inizio sfacciatamente pop per il cantautore urban di Milano. Battuta/Bazooka è presentato insieme alla realtà creativa Caramello, di cui Ponee è cofondatore e con la quale dà sfogo alle proprie idee, tra showcase, concerti e format musicali. Un nuovo capitolo che sa di Milano, delle serate che ricominciano, un mondo pop che non ha paura di suonare pop, una tristezza rara mascherata con una battuta. Ponee si conferma un cantautore che non vorrebbe essere definito tale, ma con abilità di scrittura non indifferente e un nuovo singolo che non riusciamo a toglierci dalla testa.

Utah – Chi sei tu?

Cinque giovani marchigiani attorno ai vent’anni celati sotto l’americano nome di Utah; la band fa seguito all’uscita dell’ultimo singolo Sabato sera con questo nuovo pezzo intitolato Chi sei tu?, una ballad tranquilla alla chitarra che però evolve nel finale in un pezzo quasi synthpop molto ritmato pur in assenza di beat. E proprio l’inaspettata metamorfosi del brano rende la traccia un interessante ascolto, un pochino retro nei suoi effetti elettronici. La canzone esce per etichetta Troppo Records/Universal Music Italia e “racconta di come dalla solitudine forzata si possa capire sé stessi”.

Cordio – Mezza mela

Mezza Mela (Mescal/ADA) è il primo singolo del nuovo progetto discografico di Cordio che ritorna dopo più di un anno con una rinnovata maturità di scrittura, con echi del cantautorato romano e bolognese, ma ponendosi con forte personalità come una voce unica e originale del nuovo cantautorato italiano. Cordio e Lorenzo Vizzini, qui in veste di produttore, uniscono il cantautorato a influenze che paiono provenire dal Sudamerica, da un mondo caldo e lontano: ricordi di una vita migliore, un brano commuovente che sa di casa, quella che abbiamo lasciato e continuiamo a cercare.

Edodacapo feat. Paul Giorgi – Seicomelamiaex

Deposito Zero Studios e Le Siepi Dischi presentano seicomelamiaex, nuovo singolo nato dall’incontro di due artisti tra i più promettenti della nuova scena indipendente italiana: Edodacapo e Paul Giorgi. Il brano, carico di freschezza e ironia, è prodotto da Francesco Ponz per Deposito Zero Studios e distribuito da The Orchard. Un’unione strana che unisce i mondi surreali a tinte pastello di due artisti che forse non avremmo mai potuto immaginare insieme, e che decidono di raccontare la storia universale di chi, come in questo brano, si è trovato a rendersi conto che quella persona che aveva un posto nel nostro cuore forse è esattamente come tutti gli altri.

Flavio Zen – Kotodama

Negli ultimi anni, nell’ambito di un sempre crescente interesse occidentale per la cultura giapponese, abbiamo imparato che “komorebi” è una parola che indica la luce che filtra fra le foglie degli alberi e che “kintsugi” è una tecnica di riparazione di oggetti in ceramica con oro o argento liquidi. Oggi impariamo che “kotodama” è “la credenza secondo la quale poteri mistici risiedono nelle parole e nei nomi“, e lo scopriamo grazie a Flavio Zen e al suo nuovo singolo intitolato appunto come la parola giapponese. Con questo brano rivediamo Flavio dopo il suo singolo Sotto la mia pelle, che era più cantato e melodico rispetto alla produzione usuale dell’artista salentino. In Kotodama, Flavio ripercorre in parte i propri passi, proponendoci un pezzo principalmente rap ma che non rinuncia a inserti più pop. La pronuncia è a tratti ardua da decifrare, ma quando ci riusciamo sentiamo frasi quali “in questo gioco siamo in troppi come a Yokohama”, un chiaro riferimento all’affollato panorama musicale indipendente italiano, paragonato alla più popolosa città del Giappone.


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