Lauren Mayberry al Magnolia di Milano – 22/10/2023: il live report

Il live report del concerto di Lauren Mayberry al Magnolia di Milano!
Lauren Mayberry ha il nostro cuore all’incirca dal 2016. Merito del lavoro svolto con la sua band, i Chvrches, di cui è leader da ormai più di un decennio e che rende istantaneamente distinguibili da qualsiasi altro gruppo grazie alla sua voce dal timbro unico. Da qualche mese però Lauren Mayberry ha anche avviato un progetto solista con il suo nome di battesimo, un progetto del quale sapevamo davvero poco, almeno fino al 22 ottobre quando abbiamo potuto assistere al suo primo concerto in Italia e ascoltare quindi in anteprima i vari brani nella loro versione live.
Il palco del Magnolia è collaudato da Eli, artista londinese che si pronuncia “ilài” e che è evidentemente nemica giurata delle ricerche su Google. Di solito Eli ha una band di supporto con sé, ma questa volta si presenta da sola, come una blueswoman con la sua chitarra e la sua voce calda e avvolgente. Le note escono sinuose dalle corde dello strumento, ma a colpire è specialmente la performance vocale della giovane cantautrice, un vero asso a livello di tecnica, e sicuramente una scelta qualitativamente molto azzeccata come opener da parte di Lauren e del suo team.
Trentacinque minuti di cambio palco, e alle 21:35 sulle note di Maybe This Time di Liza Minnelli fa il suo ingresso Lauren Mayberry. Accompagnata da batterista, bassista e tastierista, l’artista scozzese propone un set per forza di cose compatto, con dieci brani totali, e ricco di bassi. Non ci sono coreografie preparate in partenza (ci pensa però il fanclub italiano di Lauren, che distribuisce ai presenti fogli con la scritta “Italy loves you” da alzare all’unisono) ma solo un grande focus sulla performance in sé e sul permettere allo “small but select group” di persone presenti (Lauren dixit) di ascoltare questi brani perlopiù inediti.
Sulla ballad Are You Awake?, uno degli unici due pezzi già pubblicati, Lauren si accompagna con il piano per un momento molto intimo, ma il resto del concerto vede brani decisamente più ritmati e coinvolgenti, a partire da Shame e da Sorry, Etc che chiude il set con un piglio quasi punk. Under the Knife, a detta dell’artista, è la canzone più simile allo stile dei Chvrches presente nel repertorio, e ci sentiamo di essere d’accordo con lei anche se con il caveat che si tratta dello stile più “balladoso” della band e non certo quello bubblegum.
Nel set c’è spazio anche per due cover: Like a Prayer di Madonna e Trouble dei Coldplay, band con cui i Chvrches hanno suonato giusto quest’estate aprendo le date a San Siro e al San Paolo di Napoli. Di norma non siamo amanti delle cover durante i live, ma Lauren si giustifica spiegando che siccome buona parte del concerto è composto da canzoni che nessuno ha mai sentito, inserire anche un paio di brani noti di altri artisti era un modo per portare familiarità e quindi far prendere bene il pubblico. Siamo magnanimi e possiamo accettare questa scusa. 😉
Lauren ha energia, si vede che è contenta di suonare per le prime volte questi pezzi nuovi per tutti meno che per lei; le canzoni entrano bene nelle orecchie e anche se il pubblico non è esattamente scatenato mettono voglia di ballare o quantomeno di ondeggiare a tempo. In attesa di ascoltare l’album completo, noi un altro concerto di Lauren Mayberry ce lo rifaremmo molto volentieri ben presto.
La scaletta del concerto di Lauren Mayberry al Magnolia di Milano:
- Bird
- Change Shapes
- Mantra
- Under the Knife
- Shame
- Like a Prayer [cover di Madonna]
- Are You Awake?
- Crocodile Tears
- Trouble [cover dei Coldplay]
- Sorry, Etc