GROOVE ON: Juli Chan, Linka Moja, Anya Van Rose & more

Juli Chan – Stuck in My Head
A distanza di circa un anno da Not a Crime, ritroviamo la giovane cantante polacca Juli Chan con il suo nuovo singolo Stuck in My Head. Il nuovo brano conferma la serietà sottostante questo progetto, con un’immagine curata e un video altamente professionale, anche se magari non esageratamente fantasioso. Il sound di Stuck in My Head prende una piega molto più “tamarra” e da discoteca rispetto al pop internazionale da top 40 di Not a Crime, ma alla fine stiamo pur sempre parlando di musica pop pensata per poter piacere al maggior numero possibile di persone, e in questo Stuck in My Head può benissimo riuscire: c’è il ritornello catchy e un po’ ripetitivo, c’è un sound accessibile per tutti e molto ritmato, la pronuncia inglese è ottima.
Linka Moja – Othersider
Linka Moja non ha ancora all’attivo un disco, ma ha un delizioso EP composto di live cuts intitolato Cough Drops, fra cui questo Othersider che è un gran bel pezzo indie rock. Non sorprende che l’artista abbia catturato l’attenzione di Eddie Vedder durante un open mic in spiaggia, al punto che il frontman dei Pearl Jam l’ha invitata a suonare all’Ohana Festival. Linka Moja non fa nulla di strano o virtuosistico, ma padroneggia perfettamente la propria voce per comunicare emozioni e carattere. Se le prime note del brano possono ricordare una Julien Baker degli esordi, il pezzo diventa presto un brano indie rock a tutti gli effetti, di quelli che starebbero benissimo in qualche Tiny Desk o KEXP e simili. Il suo album d’esordio si chiama Serial Monogamist e dovrebbe uscire nei prossimi mesi.
Anya Van Rose – Lucky Stars
Lucky Stars è il brano che dà il titolo al nuovo album di Anya Van Rose, uscito da pochi giorni. L’artista gli ha dedicato un video influenzato da Wes Anderson, e questa è senz’altro la parte meno originale dell’insieme (lo potete in ogni caso guardare qui sotto). Il brano è invece un bel pezzo rock, che se magari non ha un ritornello iper-accattivante o immediato, trascina con delle chitarre molto americane e con un’interpretazione leggera ma spensierata da parte di Anya. Il sound è quello di un alternative rock con forti influenze ’90s e grunge, un po’ il tipo di musica che in America fanno le Momma (che peraltro hanno proprio una canzone intitolata Lucky, che sia un caso o meno).
S.J. Armstrong – Designing a Spacecraft
S.J. Armstrong viene dalla California, e questo per un musicista americano è piuttosto consueto (tecnicamente, è abbastanza consueto anche chiamarsi Armstrong ed essere bravi musicisti, ma sappiamo che si tratta di un cognome molto diffuso). Meno consueta è invece la capacità di Armstrong di suonare una dozzina di strumenti, e nello specifico è lui stesso a suonarli tutti quanti nelle proprie registrazioni, come questa Designing a Spacecraft che anticipa un disco di prossima uscita. L’altra particolarità è che i suoi brani non contengono effetti vocali né parti fatte con il computer: tutto quello che si sente viene dai cosiddetti “strumenti veri”, e questa è forse la più grande novità dirompente che l’artista porta, in quest’epoca ipercomputerizzata. Il brano in sé è un sano, vecchio, buon alternative rock, senz’altro all’americana, con un ritornello che non dice letteralmente nulla (è un “ta-ra ta-ra-ra-ta-ta” ripetuto N volte) ma che sa essere molto accattivante e anche un po’ piacione.
Garth Adam – Say You’ll Come with Me
Una ballad in crescendo, una canzone quasi d’altri tempi che sembra uscita da Dawson’s Creek o da uno di quei telefilm americani di fine ’90/inizio ’00, anche se lui -l’artista- è australiano. Il testo lancia un messaggio molto semplice, che poi è riassumibile nel titolo: “di’ che verrai con me”. Bello il pianoforte nella sua semplicità, forse migliorabile la produzione dei vocals, un po’ antiquati i backing vocals ma comunque coerenti con i feels retro della canzone. Si tratta del brano che ha dato il titolo al nuovo EP di Garth Adams, uscito il 22 giugno 2023.
Tutti gli episodi di Groove On sono disponibili a questo link.
I brani di cui parliamo sono raccolti nella playlist Get Your Groove On, che puoi ascoltare qui!