Lillians, DOS, Donia No: le recensioni dei singoli italiani

Lillians
Lillians – Move On

Quello dei Lillians è un nome che gira già da qualche mese in ambito punk rock grazie alla presenza a svariati concerti del Centro-Nord, ma è solo adesso che il gruppo forlivese-riminese (ricordiamo che la Romagna è la California d’Italia) pubblica il suo singolo d’esordio, intitolato Move On. Il pezzo, a detta della band, “affronta la tossicità di certi rapporti che viviamo nella nostra vita, i quali, anche per colpa nostra, minano la nostra felicità”, ma non è ovviamente un brano preso male o riflessivo. Al contrario, è un bel pezzo punk rock melodico e adatto a tutti i palati. Le strofe sono davvero belle, sia nelle melodie originali e accattivanti sia nello strumentale, anche se secondo noi la canzone perde un pochino di energia nel ritornello, che vuole essere immediato e facile da ricordare -e quindi cantare ai live in singalong- ma che finisce con l’essere un po’ ripetitivo e sottotono rispetto alle strofe. Nulla di grave ovviamente, il brano resta decisamente apprezzabile e ben prodotto; attendiamo di vedere i Lillians all’opera anche dal vivo, magari allo Slam Punk di Melzo (MI) il 9 settembre o a Montebello Vicentino il 23 settembre.

DaveX – Time Lapse

Nuovo singolo per DaveX, solo project che ha però alle spalle diverse esperienze con band italiane, almeno a quanto dice lui. Time Lapse è un pezzo prettamente pop punk cantato in italiano, un po’ come se fossero i Blink ma cantati dai Finley, o qualcosa del genere. La pecca principale di questo brano è ovviamente la qualità della produzione, troppo bassa per risultare ascoltabile: la sensazione è quella di avere nelle orecchie una demo registrata in fase di pre-produzione più che il prodotto finito. Un peccato, perché il pezzo in sé è anche gradevole, accattivante ed energico, per quanto senz’altro non spicchi per originalità. Un po’ scettici sulla linea d’apertura “2023 sono ancora qua tra guerre e pandemie”.

Donia No – Finché sono viva

Si rimette in pista Donia No dopo il progetto The Silence del 2021, e lo fa con questo brano intitolato Finché sono viva, preludio a un EP in arrivo per la stagione invernale. La canzone qui presente è un brano elettronico ritmato e dalle atmosfere dark, anche se il beat incalzante rende tutto molto ballabile (anzi, macabramente ballabile, per riprendere una parola usata dall’artista per presentare il pezzo). Non si tratta di un brano catchy di quelli che hanno un ritornello che entra subito in testa, però è un pezzo potente e viscerale, un po’ come il tema trattato: “la paura della morte, le pressioni sociali, la frustrazione, il senso di inadeguatezza che solitamente battono in testa prendono il suono della cassa in quattro (che ci si scrolla di dosso muovendosi a ritmo) e delle melodie e le urla che si alternano”.

DOS Duo Onirico Sonoro – A Bird in Flight

Ci fa sempre piacere sentire artisti italiani che cantano in inglese, in questo periodo di autarchia e ascolti nazionalisti. Lo diciamo spesso, ma ci preme sempre sottolinearlo. È il caso anche di DOS – Duo Onirico Sonoro, progetto dell’artista di Latina Annalisa De Feo, che è definito un “progetto elettro-pop cameristico”. Una definizione curiosa ma che forse (inevitabilmente) non riesce nemmeno a catturare tutte le sfaccettature della musica dell’artista. Lungi da noi provare a dare una definizione più completa o provare a descrivere a parole la sua musica, ma il progetto è senza dubbio intrigante e curioso; Annalisa canta e parla, su uno strato di suoni per lo più computerizzati e pure un po’ sperimentali. Il brano è lunghetto, ma non crea difficoltà di ascolto a meno che la propria soglia di attenzione sia pari a quella di un video su TikTok; gli archi aggiungono un tono quasi epico ma sommesso, non da grandi battaglie dei film hollywoodiani, la sensazione prevalente è quella di mistero e di fascino, voglia di scoprire e viaggiare, un po’ come un uccellino.

KO.party – Un po’ più forte

Secondo singolo per i KO.party, gruppo proveniente da Fondi (LT) nato quest’anno. Un po’ più forte è un brano dalle sonorità piuttosto funky e dai ritmi estivi, molto ballabili e leggeri; c’è pure un synth da pseudo-hit soleggiata italiana degli anni ’80, ma il brano è anche inserito nel contesto contemporaneo da un cantato più moderno e accattivante. Il brano è veramente breve con i suoi soli 2 minuti e 11 secondi, e a dire il vero finisce talmente in fretta che non sembra quasi nemmeno essere iniziato: ascolto gradevole, ma che rischia di lasciare poco.

Allarme – Fase di transizione

Fase di transizione è il nuovo singolo degli Allarme, duo marchigiano composto da due amici di vecchia data: Jacopo e Mateuz. Un pezzo che in questa estate torrida suona fresco come un cubetto di ghiaccio sulla nuca. Con un sound orecchiabile e bello energico, gli Allarme ci portano a esplorare il loro territorio fatto di rock e sperimentazione. Se pensavate che il rock non fosse adatto al dance floor di una discoteca, siamo sicuri che vi ricrederete. Fase di transizione è pezzo da scoprire su più livelli, ascolto dopo ascolto.

Colbhi – Sarò femmina

Brano fuori da qualche mese, all’interno del disco Gigantografia di piccoli sospiri, ma che ora riceve anche un videoclip ufficiale questo Sarò femmina dei Colbhi. Il brano si muove su sonorità vicine all’indie elettronico quasi da ballad, con arrangiamenti delicati che fanno principalmente da sfondo per il testo. Il cantato risente senz’altro della lezione della musica leggera italiana e il ritornello è forse un pochino troppo ripetitivo, ma è comunque apprezzabile il brano in generale e anche il suo bridge maggiormente rock.


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