Cosmetic, Solisumarte, Diletta… le recensioni dei singoli italiani

Cosmetic
Cosmetic – La luce accesa

A un paio d’anni dal loro ultimo (e bellissimo) album Plastergaze, è uscito il nuovo singolo dei Cosmetic, La luce accesa, per To Lose La Track. È un brano più soft, dove il rock quantomeno superficialmente lascia il posto a sound più smorzati e crepuscolari, guidati da un synth in punta di piedi, come in una hit minore degli anni ’80. Che poi in realtà rock questa canzone lo è nell’anima, e suonerebbe altrettanto bene anche in veste più distorta ed emo. È una canzone che parla di notti, di uscite senza ritorni, di una discesa nella disperazione che però non cancella completamente quel barlume di speranza che alla fine permetterà di tornare indietro. Ci piace perché è triste al punto giusto senza sconfinare nello sconforto fine a sé stesso.

Aggie – 20 Needle

Con un brano cantato un po’ in inglese (con pronuncia impeccabile, cosa rara da queste parti) e un po’ in italiano, Aggie ci fa ascoltare il suo terzo singolo. Se le due canzoni precedenti avevano esplorato l’EDM e la trap, con 20 Needle Aggie attenua un po’ l’esuberanza dei toni e ci propone una ballad dark pop/alt-pop che potrebbe piacere ai fan di Billie Eilish (pensiamo a When the Party’s Over) e Twenty One Pilots nelle loro canzoni meno upbeat. È un brano che parla della triste pratica del ghosting, e non per niente ha un’atmosfera vagamente spettrale. Curiosità sul titolo: 20 Needle significa letteralmente “20 ago”; non è un errore di grammatica di -s plurali mancanti, ma è l’abbreviazione calendaristica di “20 agosto”, giorno in cui si svolge la storia narrata nel testo e incidentalmente giorno del compleanno dell’artista.

Diletta – Capita

Questo esordio dei Diletta ci conduce per mano e con un’intro di chitarra nel mondo sconosciuto dove le cose, quelle che cerchiamo di programmare e controllare ogni giorno, spesso capitano e basta, senza una regia, senza un motivo: e così capita… I Diletta si dimostrano un’altra piccola grande realtà della scena underground lombarda, quella che ha voglia di ricominciare a sperimentare, e soprattutto a suonare. I Diletta sono una band che suona, con quella presenza straniante di un violoncello, e che non vediamo l’ora di poter vedere su un palco.

Florilegio – Tende

Venite a scoprire un mondo incredibile, un tunnel notturno di creature fatate e lucine psichedeliche. Un trip tranquillo, rilassante e, di questi tempi musicali, abbastanza audace. Di stanza a Bologna, ecco un nuovo esempio del più fine cantautorato psichedelico che vi farà innamorare sin dal primo ascolto. Florilegio è la creatura musicale di Matteo Polonara che ci propone il primo atipico singolo estivo, manifesto di questa che è un’altra estate atipica, della scena musicale indipendente.

Henna – Au revoir

Henna torna con il suo nuovo singolo dal titolo Au revoir, dove le influenze del cantautorato indie si contaminano con elementi di folklore e di sonorità più vintage. Questo brano è un viaggio on the road in Europa, tra Francia, Italia e Germania, con il cuore spezzato e una salvifica autoironia, che diventa spesso la nostra migliore amica. La storia ironico-romantica di un triangolo amoroso, dove non potremo mai uscire vincitori e, come sempre, è colpa dei francesi.

Kolé – Your Mouth

Un esordio che ci trasporta nel mondo onirico che incontra più generi e movimenti. Si entra finalmente nel mondo dell’atipica cantautrice romana classe 1993, che si lascia influenzare da Radiohead e Portishead, Moltheni e Afterhours, ma anche da Quantic Soul Orchestra e Fela Kuti. Un mix unico che ci porta nel territorio inesplorato all’interno di un esperimento sussurrato ed elegantissimo tra trip hop, funk e nu soul. Kolé, l’alter ego di Claudia Rossi, è un mix unico che si impone nella scena alternative e ci dimostra che non bisogna essere per forza essere dei freak strambi se si vuole attingere a un repertorio di influenze soul, jazz e world.

Saera – Prima volta

Prima volta è il singolo di debutto di Saera, moniker della giovanissima cantautrice romana che al secolo è Sara Errante Parrino. Il sound del brano, curato da Winniedeputa, vive tra la black music, di cui Saera è appassionata da anni, e la nuova scena R&B ma anche della più comune scena itpop, quella più disturbata e ossessiva; una scrittura matura e una voce ammaliante ci trascinano dentro un brano chill e avvolgente. Saera ci ricorda la nostra parte più fragile e bisognosa, quella che cede alle storie estive che non durano mai, quelle storie che fanno molto male.

Solisumarte – Luci viola

Duo in rampa di lancio nel panorama dell’itpop, i bresciani Solisumarte hanno già raggiunto alcune delle tappe-chiave del successo nel mondo indie contemporaneo, come le principali playlist di settore, da Indie Italia a Scuola indie, e le attenzioni di Radio Zeta, sempre molto sensibile alle novità più interessanti del panorama italiano. Luci viola è il loro nuovo singolo, uscito per LeIndie Music. È un brano dal sapore triste-andante, un po’ malinconico senza essere depresso, che parla naturalmente di una relazione travagliata. Qualche eco da Zero Assoluto nei vocals, Luci viola è un singolo abbastanza preso male da corteggiare gli amanti dell’indie e al contempo non rischiare di essere risucchiato nel vortice dell’interesse mainstream.


Per leggere le precedenti recensioni dei singoli italiani clicca qui.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *