I singoli del 15/09/23: Citizen, Poppy, Lonely the Brave & more

Questa settimana la notizia principale in Italia è stata l’annuncio dell’avvento di Olivia Rodrigo il prossimo anno per il suo tour mondiale (ne parliamo domani nell’articolo dedicato ai concerti), ma nel frattempo sono usciti anche un bel po’ di brani nuovi, tra cui quello dei Citizen. Ne parliamo qui sotto, con una panoramica su quello che è uscito in questi cinque giorni.
I Citizen ci hanno già fatto sentire un po’ di brani dal loro nuovo album Calling the Dogs (6 ottobre, Run for Cover), ma When I Let You Down è quello più movimentato ed energico. La band ha decisamente preso la strada dell’indie rock britannico anni 2000 su queste nuove canzoni, e questa in particolare non avrebbe sfigurato su uno dei primi dischi degli Arctic Monkeys, con giusto un lievissimo retrogusto post-punk tanto per attualizzare il pezzo.
Dopo un passato da quasi-avatar, Poppy ha inaugurato una fase molto più fisica della propria carriera: nel video del nuovo singolo Motorbike la si vede bene in faccia con un look acqua e sapone e in sella a una motocicletta. Anche la musica ha risentito del cambio di look: i nuovi brani, questo compreso, sono molto più pop ed elettronici rispetto al rock del passato. A dir la verità ci sembra un cambio un po’ deludente, soprattutto se il pop deve essere prevedibile e poco catchy come quello di questo singolo, ma tant’è. L’album Zig uscirà il 27 ottobre per Sumerian Records.
Andando in ambito emo/pop punk dove ci sentiamo più a casa, abbiamo gli Youth Fountain che erano partiti come una band, e hanno poi gradualmente perso membri fino a restare il progetto solista di Tyler Zanon. Un po’ come i Panic! At the Disco, ma con un livello di fama un filo inferiore. Il 3 novembre uscirà il terzo disco Together in Lonesome per Pure Noise Records, anticipato dal singolo Fallen Short, che è tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un brano emo/pop punk degli anni 2010, peccato (per la band) che con un 6-7 anni di ritardo. Pure Noise ha poi messo sotto contratto una band tedesca: si chiamano Shoreline e sono il primo artista europeo (UK escluso) a firmare per l’etichetta americana. Il primo singolo si chiama Needles ed è un pezzo dai tratti emo che sta bene oggi quanto sarebbe stato bene quindici o sedici anni fa; nel ritornello ricorda un pochino i Cute Is What We Aim For, ma il bridge urlato è decisamente più aggressivo.
Ben due i brani che propongono i Lonely the Brave per anticipare il nuovo album What We Do to Feel, fuori il 10 novembre per Easy Life Records. Visti da noi nel 2015 in apertura ai Silverstein in una lineup completamente a caso che comprendeva anche gli As It Is, i Lonely the Brave su Victim propongono una sorta di miscela fra alternative rock e post-hardcore, come se gli You Me at Six o i Biffy Clyro suonassero particolarmente intensi e ricchi di pathos; The Bear è invece la traccia conclusiva dell’album e di conseguenza sviluppa un sound più arioso, maestoso e progressivo, con tanto di arrangiamenti orchestrali.
Sempre gradite le proposte che arrivano da casa No Sleep Records, etichetta che ha lanciato alcune delle più importanti band nell’emo/pop punk degli ultimi 15 anni (su tutti, i Moose Blood, ma pure i The Wonder Years). I Common Sage per il nuovo singolo Hiraeth chiamano addirittura Jason Gleason di un’istituzione emo come i Further Seems Forever; la canzone parte tranquilla e riflessiva ma si sviluppa pian piano in un crescendo di chitarre, vocals tirati (quasi urlati) e intensità. Con quel bel finale ci convince parecchio! Infine, da Captured Tracks, l’etichetta che ci ha recentemente portato il nuovo disco di Becca Mancari, arriva anche la proposta di Wild Nothing con il singolo Suburban Solutions, che anticipa l’album Hold (27 ottobre). È un brano (synth)pop che pesca a piene mani dagli anni ’80 sotto ogni aspetto, compresi i vocals. Nei cori compaiono peraltro la moglie Dana e la stessa Becca Mancari.
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