GROOVE ON: Palma Louca, Shortwave, Harker & more

Palma Louca – Better Late Than Never
Titolo un po’ generico, ma il brano merita parecchio. Loro sono i Palma Louca, e a dispetto del nome vengono da Newcastle, nel nord dell’Inghilterra. Presentano il proprio sound come “ethereal shoegaze”, e in effetti Better Late Than Never ha qualcosa di assimilabile ai Turnover, ma anche allo stile di una band come i Manchester Orchestra, così come al più classico degli alternative rock di matrice britannica che fa vero successo solo su quell’isola. Loro poi dichiarano di ispirarsi a Sam Fender, forse perché si tratta di un loro compaesano. In ogni caso, se siete amanti delle sonorità d’Oltremanica e un po’ anche dello shoegaze, i Palma Louca sono la band che fa per voi.
Shortwave – Conflict
Traendo ispirazione da un vario numero di band fra cui Joy Division e Preoccupations, gli Shortwave presentano con il singolo Conflict un sound che mischia il post-punk tanto di moda negli ultimi cinque-sei anni alla new wave, risultando quindi in un sound un filo più appesantito rispetto al classico indie rock britannico, ma decisamente alla portata di qualsiasi orecchio, anche quelli meno abituati alle distorsioni e all’aggressività del punk. Conflict è anzi un singolo quasi senza tempo, che sarebbe potuto uscire al giorno d’oggi così come dieci o vent’anni fa, e questo ci sembra senz’altro un bel biglietto da visita per la band di Birmingham.
Harker – Medicine
Gli Harker vengono dalla bellissima Brighton, in Inghilterra, e propongono un post-hardcore che si alterna fra l’aggressivo pestato e il melodico arioso. Medicine è infatti un brano caratterizzato da strofe parecchio feroci (macchiate però da vocals eccessivamente bassi nel mix, che risultano quasi difficilmente udibili) che si risolvono in un ritornello pensieroso e leggerino, non molto catchy ma sicuramente interessante da sentire stante il cambio repentino e inaspettato di passo. Loro si definiscono un gruppo “post-punk power pop”, ma qui noi di questi due generi sentiamo pochino. Non è comunque un problema: Medicine è un bel pezzo, energico e convincente.
Hey It’s Jay – Sleeping Alone
Chitarre come se fosse il 2003, cantato come se fosse il 2023. Questo il brevissimo riassunto di Sleeping Alone, il nuovo singolo di Hey It’s Jay che propone un pezzo classicamente punk rock / pop punk ma cantato in una maniera più vicina a quella neo pop punk di Machine Gun Kelly e compagnia varia. Le chitarre suonate così ci piacciono sempre, il ritornello è più che catchy (che in questo genere è praticamente la cosa più importante), però crediamo che si possa notevolmente migliorare il sound del brano specialmente in fase di mixing, evitando di sparare a chiodo i vocals e inserendoli un po’ più discretamente nel resto della strumentazione.
Poisson de l’Aube – Roma 1944
Lo scorso anno siamo stati stregati dagli Ada Oda, che sono belgi e cantano in italiano (anche se un po’ sgangherato). Ora è la volta dei Poisson de l’Aube, che sono francesi ma cantano in italiano, come testimonia la loro Roma 1944, brano che prende il nome dall’epoca in cui la città del Lazio era occupata dai nazifascisti, anche se il contesto storico fa soltanto da sfondo alle vicende amorose del brano. La canzone presenta un rock leggero infarcito di influenze jazz, e anche se non ha la forza dirompente dei brani degli Ada Oda, ha un’eleganza e uno charme più tipicamente francesi che apprezziamo molto.
Tutti gli episodi di Groove On sono disponibili a questo link.
I brani di cui parliamo sono raccolti nella playlist Get Your Groove On, che puoi ascoltare qui!