GROOVE ON: Sun Giant, Spies, Save Our Ships & more

Sun Giant

Sun Giant – Crown

Trio shoegaze proveniente da Nantes, in Francia, i Sun Giant esistono dal 2019 e si preparano a pubblicare il proprio album di debutto, dal quale è tratto questo brano intitolato Crown. La canzone ha un approccio allo shoegaze influenzato dall’emo anni ’90 e dal post-rock che si sente in particolare nei passaggi strumentali (come il lungo bridge/outro che conclude il brano). Le sonorità sono tendenti al minimale e all’essenziale, ma il brano non perde assolutamente un’oncia di energia e di rawness. Si potrebbe forse desiderare che i vocals di Camille Nerrière risaltassero leggermente di più all’interno del mix, ma è chiaro che su questa traccia i Sun Giant hanno voluto accentuare il focus sulla parte strumentale tormentata, occasionalmente intenzionalmente involuta, e di un sapore DIY di matrice più americana che francese.

Romance in Detroit – Okay to Say

I Romance in Detroit -collaborazione fra Justin Tamminga degli Assertion e Sam Brown aka Goldmnd- hanno appena pubblicato il loro nuovo album Okay to Say, dal quale è tratta questa canzone che è proprio quella che dà il titolo al disco. Si tratta di un brano piuttosto lungo (quasi 5 minuti) e rilassato, dalle atmosfere minimali e quasi da colonna sonora di una scena di film a volo di uccello in qualche parco naturale del Nordamerica. La canzone, lasciamo le parole in inglese perché tradurle farebbe perdere tutta la forza, è “a song about not being okay, and it being perfectly okay to say so”. Il ritornello c’è, ma non ha alcun testo ed è costituito solo da alcuni vocalizzi che però hanno una grande efficacia nel rendere più mistico e affascinante questo brano.

La Flor Romanial – Camaleons

Dopo due anni che abbiamo lanciato il sito, riceviamo finalmente la prima canzone in catalano! Il merito va ai La Flor Romanial, band maiorchina che propone il nuovo singolo Camaleons, un pezzo heavy shoegaze caratterizzato da riverberi, chitarre energiche (notevole il muro di suono che si sviluppa a partire da metà canzone), un cantato un filo misterioso dalle vibe dark, e soprattutto il testo in catalano che a dispetto di quanto si potrebbe credere suona molto bene con lo shoegaze. Complice anche il genere in sé che su queste pagine è piuttosto apprezzato, i La Flor Romanial ci convincono appieno con questo loro brano. Come curiosità finale, ci sentiremmo di aggiungere che il nome della band deriva da un racconto popolare maiorchino che parla di un re malato, che solo un fiore che nessuno ha mai visto può curare.

Nearly Spent – Drowning

Nati a Cape Coral in Florida, i Nearly Spent provano a portare avanti il modo tradizionale di fare pop punk, cioè quello che non si piega allo stile nuovo alla Machine Gun Kelly e compagni. La loro Drowning è un pezzo che in effetti combina elementi di pop punk con influenze più heavy mutuate dal post-hardcore, e non è un caso che loro stessi citino gruppi come Chiodos, A Day to Remember e Chunk! No, Captain Chunk! come fonti d’ispirazione. I Nearly Spent hanno ben poco del tipico sound “generic pop punk”, e se il brano magari non ha ancora quella catchiness e quella forza immediata che un pezzo di questo genere sarebbe bene avesse, la potenzialità per fare dei bei pezzi ci sembra che questi ragazzi ce l’abbiano.

Save Our Ships – Let Us Live

Restiamo nel reame del pop punk, ma stavolta con una proposta 100% aderente alle regole del genere. Avevamo già capito dove andavamo a parare leggendo il nome del gruppo, che segue la regola delle 3 parole, e infatti i Save Our Ships sul singolo Let Us Live propongono un pop punk super classico che sa moltissimo di Blink-182. La regola è una sola: divertirsi e fare casino con i propri amici, possibilmente mentre si va sullo skate o si fa crowdsurfing e fingerpointing a un concerto. Nulla che non abbiamo già sentito negli ultimi vent’anni, ma fatto bene, piacevole da sentire, e a dir la verità anche relieving in quest’epoca in cui questo modo di fare pop punk è purtroppo passato in secondo piano.

Spies – Hurricane

Gli Spies vengono dall’Austria e sono l’unione della cantante Maggie Loeffler e il produttore inglese Dan Fisher. Hurricane è il singolo con cui ci si presentano e ci convince davvero tanto con le sue sonorità che mischiano il rock alternativo e il synthpop: l’elemento elettronico contribuisce ad alleggerire l’arrangiamento e a rendere molto più catchy la canzone; le chitarre danno quella botta e quell’energia che solo la musica rock sa dare. Completa il tutto la bella voce di Maggie Loeffler, che forse non sarà super particolare ma che entra benissimo nell’atmosfera della canzone. Forse si può lavorare sulla maniera di inserire meglio le voci nel mix, magari sfumandole leggermente dentro il resto della strumentazione.


Tutti gli episodi di Groove On sono disponibili a questo link.

I brani di cui parliamo sono raccolti nella playlist Get Your Groove On, che puoi ascoltare qui!

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