“La nostalgia è qualcosa che si sta cercando” / Intervista a Sandro Mai

Sandro Mai

Il 22 settembre è uscito Esiste ancora la spensieratezza?, il nuovo album del progetto Sandro Mai di cui abbiamo già più volte avuto modo di parlare in questi mesi, eppure non abbiamo ancora capito se si tratta di una band o di un progetto solista. Forse non lo hanno capito nemmeno loro. Si presentano parlando al singolare, ma nelle foto sono in due e rispondono in due alle domande. Del resto, la prima riga della loro bio dice proprio “Sandro Mai non ha un genere, scrive solo canzoni”, e forse dobbiamo semplicemente accettare questa proposizione.

È da poco uscito il vostro album d’esordio Esiste ancora la spensieratezza?: undici brani che parlano del tempo e di come lo viviamo nei diversi momenti della nostra vita. Qual è stato il cambiamento più importante nella vostra vita? E quello più drastico?

Il più importante e il più drastico allo stesso tempo è stato iniziare a lavorare. Un cambiamento che non siamo ancora del tutto riusciti ad accettare.

Come vivete invece i cambiamenti in ambito artistico? Quanto è importante cambiare e sapersi rinnovare?

Diciamo che non ci pensiamo più di tanto. Quello che più conta per noi è fare qualcosa che ci piaccia senza guardare troppo allo stile o all’innovazione a tutti i costi.

Quanto è difficile accogliere in maniera positiva un pensiero nostalgico e che ruolo ha per voi la musica in questo processo?

È molto facile lasciarsi andare a pensieri nostalgici dandogli una connotazione negativa. In realtà andando più a fondo ci si può rendere conto che spesso la nostalgia non è per qualcosa che abbiamo perduto, ma è rivolta a qualcosa che stiamo cercando. Ci fa comprendere noi stessi e la direzione in cui dovremmo andare per stare bene. La musica, fondandosi sulle emozioni, è un acceleratore fondamentale per questa ricerca.

Quali sono le vostre principali reference musicali?

Non ce n’è una in particolare, ma sono molte. Tutta la musica che abbiamo ascoltato ci ha sicuramente influenzato. Dal cantautorato italiano all’indie rock britannico e americano.

Ma al mondo d’oggi esiste ancora la spensieratezza?

È una domanda a cui non abbiamo saputo dare una risposta definitiva. Per questo l’abbiamo usata come titolo dell’album. Per provare a chiedere a tutti cosa ne pensassero.

Quali sono i vostri progetti futuri? 

Sicuramente suonare queste canzoni dal vivo per farle ascoltare a più persone possibili. Poi sicuramente ne scriveremo altre.


Tutte le nostre interviste sono disponibili a questo link.

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