La Belle Epoque – Demoni / La recensione

La Belle Epoque band

La Belle Epoque è una band alternative rock bergamasca attiva dal 2009. È composta da Luca Boschiroli (voce e chitarra), Dario Sorano (voce, chitarra e tastiere), Daniele Pizzigoni (basso) e Aronne Gavazzeni (batteria e percussioni). Una delle tante band di provincia che forse avete anche incrociato a qualche festival o qualche concerto con gli stand all’aperto, senza prestarle molta attenzione.

Una band nascosta e sottovalutata che ci ha regalato uno dei dischi più intensi e tristi del 2021 dal titolo Demoni. Un album che affonda nei sentimenti di malinconia, andando a indagare in tutto ciò che proviamo quando ci sentiamo sospesi, bloccati con i nostri demoni, e non c’è certamente sentimento più comune da quando abbiamo passato due anni in pandemia.

L’album si apre con I primi giorni d’autunno, una dichiarazione: lasciamo agli altri le virtù. Un mood oscuro che ci avvolge fin dall’inizio ci accompagna lungo dieci tracce rifacentisi alla grande scena rock italiana che va da Umberto Maria Giardini, Edda e Marlene Kuntz, con qualche assonanza con i Baustelle, con meno elementi surreali e anzi la visione di un mondo arido e solitario.

Passando per Inchiostro e seta, e tutte le persone che abbiamo lasciato dall’altra parte del muro: un’ondata di rammarico in cui si ritrova chiunque non rida da un po’. Tutto si chiude con Montecarlo che lascia tracce à la Massimo Volume: l’amaro in bocca e la voglia di ricominciare.

Dieci brani per scoprire una dimensione completamente nuova della band che, messa da parte l’istintività del primo album, riesce a traghettare l’ascoltatore in un viaggio in bilico tra ragione e sentimento, spaziando tra ritmiche incalzanti, arrangiamenti cangianti e suadenti melodie. Un ottimo ritorno che ci fa venire la voglia di concerti, di quelli tristi e oscuri, e di macchinate infinite con i dischi che abbiamo amato verso casa.

Ascolta qui sotto La Belle Epoque – Demoni!


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