GROOVE ON: Prins, Butterjunk, Ruiz! & more

Prins
Prins – Hazardous

Già attrice, modella e ballerina, la neozelandese Prins arriva con il suo nuovo singolo Hazardous dopo una serie di brani che hanno già riscosso un discreto successo, in primis Don’t Say It. Il nuovo brano è una ballad pop piuttosto delicata e intima, ma che non rinuncia a essere accattivante e decisamente ascoltabile; è un pop che fa l’occhiolino al mainstream, ma lo fa con molta consapevolezza e con ottima qualità, per cui il risultato è sicuramente credibile e anche parecchio gradevole all’ascolto.

William Is – Grow Crazy

Ritroviamo William Is, che avevamo conosciuto con la sua canzone Ashland, tramite il suo nuovo singolo intitolato Grow Crazy. Questa volta si tratta di un brano tra il rock alternativo, l’indie rock e il garage rock, con un sound decisamente underground e quasi lo fi ma che nel pezzo ha tutto il suo perché. Pure il ritornello ha un certo grado di catchiness, per cui possiamo senz’altro dire che l’artista di Chicago ha tirato fuori dal cappello un altro bel brano dal discreto potenziale nel panorama musicale alternativo.

Ruiz! – One Rule

“One rule for us, and none for you”. Così il refrain spoken di One Rule, il nuovo brano dell’artista britannico Ruiz! (punto esclamativo che è parte del suo nome). È un brano movimentato e quasi robotico, che sembra uscito da qualche produzione elettronica sperimentale di inizio anni 2000, ma con delle evidenti influenze dal movimento post-punk che ha preso l’Inghilterra d’assalto negli ultimi cinque o sei anni. Ci piacciono le vibe sperimentali del pezzo, che pure rimane molto accessibile e di ascolto tutto sommato non complesso.

Blc Mirror Clb – Song of Joy

Conosciuti lo scorso anno con il singolo Kontrol, che ci aveva fatto pensare a band come i Coheed and Cambria e i Brand New, i francesci Blc Mirror Clb tornano ora con un nuovo singolo intitolato Song of Joy -che, manco a dirlo, di gioia nel proprio sound ne ha ben poca. Si tratta di un brano alternative rock piuttosto oscuro, dai colori grigi, quasi bianco e nero, e una linea di basso molto in evidenza che fa sicuramente rientrare il brano in una certa continuità sonora con il precedente, anche se in modo senz’altro meno teatrale.

Butterjunk – Mona Lisa

Nati a Newcastle ma ora di stanza a Bristol, i Butterjunk hanno un EP alle spalle (Normalised, del 2021) e tanto riverbero nelle proprie chitarre. Lo dimostra il singolo Mona Lisa, un brano che viaggia fra l’indie rock, lo shoegaze/dream pop alla Turnover e una punta di alternative rock britannico. È un brano di cui ci piacciono davvero tanto le chitarre, che sono allo stesso tempo energiche e lo fi / chill, mentre i vocals tendono a piazzarsi su frequenze più basse e meditabonde. Da ascoltare con interesse.


Tutti gli episodi di Groove On sono disponibili a questo link.

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